Archive for the ‘Sotto il cielo’ Category

La pozione

Friday, November 20th, 2009

 

L’inverno in Cina vuol dire anche affezionarsi ai piu’ vari rimedi
contro il freddo, di cui la calzamaglia stile Nureyev fa da regina, ma
cosa fare per i primi sintomi da raffreddore? Il consiglio della nonna
e’ il solito e inflazionato, bevi tanta acqua calda. I piu’ previdenti
dentro l’acqua calda mettono anche il famoso ganmao qingre keli 感冒清热颗粒 

                                 Il contenuto della granulosa pozione e’ qui sotto:

Schizonepeta tenuifolia

Mentha Piperita

Silver Divaricatum

Bubleurum

Perilla Viola

Radici di Pueraria lobata

Platycodon grandiflorus

Mandorla Amara

Radici di Dahuran Angelica

Taraxacum

Rhizoma Phragmitis

 

(Cerchero’ un herbarium on line che soddisfi la mia mania di catalogazione multilingua, se avete consigli. Leave a message.)

Olio

Monday, November 16th, 2009

 

Ero ad Wuhan un po’ di anni fa e qualcuno mi disse di non mangiare nel tal mercato. All’inizio ho sussultato, non c’e’ niente di meglio in Cina che assaggiare qualunque cosa ti passa sotto il naso. La cucina cinese e’ deliziosa e non essendo scettica sul cibo e curiosa di natura, ho risposto al consiglio con un bel "Ma dai, ti pare!". Lapersona in questione vista allora la spavalderia della biondina mi ha guardato fissa negli occhi e mi ha detto "Ti dico, evita."

La tal persona mi ha portato a casa sua, ha acceso il computer e mi ha fatto vedere un video

A quel punto ho seguito il consiglio.

L’olio illegale viene prodotto dalla spazzatura, dal cibo in avanzo e dalle fosse di scarico dei ristoranti, per poi essere rivenduto a basso prezzo e riutilizzato come olio vero e proprio.

Onestamente un vero schifo. 

Il video lincato non e’ quello che ho visto tra anni fa, ma la modalita’ e’ la stessa. L’ultima notizia in questione e’ di oggi.

 

 

 

 

 

Aobama vs Oubama

Friday, November 13th, 2009

 

Ancora non e’ arrivato, ma manca davvero poco, tutte le precauzioni sono state prese. Almeno cosi’ si evince.

In internet appena si cerca il tanto nominato binomio Obama-China la linea crolla, la pagina diventa inesistente. Solita amministrazione, loro in paranoia, noi annoiati. Ci siamo fatti Olimpiadi, questioni tibetane, anniversari vari, nuovi eventi nello Xinjiang, quindi sbadiglio e mi affido a Baidu, il portale cinese, fido amico di serate come queste. 

(Da tempo non passo davanti l’ambasciata americana, qualcuno mi deve ancora spiegare perche’ e’ illuminata sempre giorno e notte, un colosso rettangolare luminoso. Ma quanto consuma? Sempre protagonisti e poi dicono del nostro amato B.)

Dicevo, io e Baidu.

Ecco la notizia arriva, il notizione che mi fa dire, sono a casa, ossia in Cina:

Un comunicato del Governo Americano ha stabilito che il nome di Obama in cinese cambia da Aobama 奥巴马 in Oubama 欧巴马.

Il carattere incrimitano e’ il famoso Ao 奥 delle Aoyunhui 奥运会 Olimpiadi. Che oltre ad essere utlizzato per i giochi significa "profondo, astruto, di diffcile comprensione". Il tutto sostituito dal nostro Ou 欧 che ormai si utilizza solo per la trascrizione dei nomi di non origine cinese, come ad esempio Ouzhou 欧洲, Europa appunto.

Ma quell’ormai mi ha messo una pulce nell’orecchio, ormai vuol dire che c’era un prima e prima che significava? Prima l’europeo Ou era utilizzato nel composto Outu 欧吐 dal significato molto piu terreno di VOMITARE.

Geniale.

Oltre a questa dotta dissertazione linguistica, non posso non esortare tutti a leggere le domande dei giovani cinesi che vorrebbero rivolgere ad Oubama: si trovano on the net, i cui amici di ChinaSmack traducono ammirevolmente.

Buona lettura.

Buon Oubama. 

 

 

11*11 Single Day

Wednesday, November 11th, 2009

 

Non mi dovrei stupire, non c’e’ nulla da stupirsi, ma ricevo la mail di A. e mi fa notare come la comunita’ dei single cinesi si sia organizzata per il loro giorno: la festa dei singles.

C’e’ quella dei nonni, degli insegnanti, della repubblica e perche’ no, anche quella dei singles.

Sebbene credo che di singles in Cina ce ne siano ben pochi rispetto all’Italia, dato se non ti sposi il prima possibile o sei capace di sopportare la maledetta pressione che ti crea la famiglia (gli antenati si rivoltano nella tomba) o te, povero o povera cinese, non puoi fare a meno che armarti di speranze e di anelli, di inviti per il matrimonio e di grappa cinese, per far riappacificare il cuore di mammina che non vuole altro che in bel fagotto da portare a scuola, dato che e’ ormai pensionata e che non ha molto da fare.

ops, mi e’ uscita la vena polemica. 

Per me e’ incomprensibile vedere l’ansia da matrimonio nei volti delle persone, poi, si possono fare tutti i discorsi del mondo sulla societa’ cinese, dall’importanza della famiglia al quasi obbligo di essere sposati per poter procreare un altro cucciolo di uomo. Ma c’e’ poco da fare, l’ansia da matrimonio non la reggo. Vorrei scuotere l’interocutore, spesso molto spesso l’interlocutrice e dirle: sveglia!!! Sei solo nel primo ventennio della tua vita!!!

Vabbe’, questo e’ il link dei party. Buon divertimento a tutti i singles cinesi e non:)

 

 

 

Piano Piano

Friday, April 24th, 2009

 

 

Per chi si stesse chiedendo di me, sono un po’ così ultimamente, piano piano si comincia ad apprezzare il cambiamento, le scelte, le direzioni che bene o male si stanno prendendo. Finite le corse in bicicletta mattutine, finite (spero) anche quelle pomeridiane, finito il pranzo, pallette di riso al salmone, del seveneleven, piano piano ancora assaporo il risveglio.

A presto.

 

Di sicuro

Friday, April 17th, 2009

 

di sicuro sono è che sono nervosa. mille pensieri anche se so, certamente, ormai che le cose importanti sono davvero poche.

 

scusate l’interruzione, a presto.

 

La Chiesa

Tuesday, March 24th, 2009

 

Come ho gia’ detto tempo fa, a volte sto bene nei templi, specialmente in queli taoisti, dove demoni e dei sono un tutt’uno.

L’altro giorno invece accompagnavo J. il fotografo a Chong Wen Men 崇文门,  presi dall’enfasi dei bambini di entrare in lughi dove non si puo’ entrare, abbiamo scavalcato porte e calcinacci per visitare quello che rimane di una serie di case degli inizi del 1900 per tentare di capire cosa stesse succedendo in quel cantire. A chi appartenevano quelle residenze? Era parte del quartiere delle ambasciate? Andranno tutte distrutte? Hanno un effettivo valore storico? 

Tutte queste domande ci hano fatto tornare indietro nel tempo, se ci sono delle case europee ci sara’ anche un ospedale e una chiesa. Ne siamo consci, basta trovarli. 

Ci aggiriamo nelle vicinanze ed ecco apparire la Chiesa Cristiana di Chong Wen Men 崇文门. Veniamo subito accolti da sorrisi tipici del proselitismo cristiano cattolico, ricambiamo al sorriso e ci dirigiamo all’interno dell’edificio di legno, sufficientemente grande da ospitare centinaia di persone. Tutto ben pulito e messo in ordine. 

Torniamo nel cortile anteriore alla chiesa per parlare con qualcuno e troviamo due ragazzi estrememente disponibili. Quello che nel mio cellulare ha preso il nome di Mister Dio e’ un tipico esempio di ragazzo cresciuto all’oratorio, oratorio cinese intendo. Mi chiede subito se credo in Dio. Gli rispondo che potremmo cominciare a parlare di questo argomento e non finirne piu’, ribadendo il mio rigore anticlericale ma allo stesso momento lasciandogli percepire che il mondo visto dai miei occhi e’ spesso assolutamente inspiegabile.

Decidiamo di vederci per una chiacchierata a base di pasta e religione, Mister God abita anche dietro casa mia:)

Comunque quello che segnalo e’ questo: le testimonianze dei miracoli, una serie di informazioni sui miracoli avvenuti a Pechino dopo essere divenuti cristiani.

Esilarante? D. direbbe, Chiesa con caratteristiche cinesi. 

 

Nascere dopo gli anni 80

Friday, March 6th, 2009

In Cina, nascere dopo gli anni 80 significa gia’ di per sè
essere diversi. La società cambia così in fretta che le differenze
generazionali possono variare anche di tre anni in tre anni. Vuol
dire che chi è nato dopo gli anni 80 ha giocato con giochi diversi da
quelli usati dai loro fratelli più grandi, ha visto gente in giro
vestita con abiti colorati, ha assaggiato da subito cibo che non fosse
solo cavoli e nocciioline. E questo è solo una parte, la parte più
superficiale della differenza. E’ anche una parte di persone, ora
trentenni o quasi trentenni che hanno assaporato un tipo di Cina, si
sono scontrati con il cambiamento e il veloce sviluppo economico e che
si differenziano in modo evidente dai loro fratelli grandi e piccoli
che siano.

Per questo il 27 marzo 2009 dalle 15.00 alle 18.00 al Ullens Centre for contemporary art (798 Factory) ci sarà questo Cross Talk

English translation

Consiglio di non mancare.

 

Ieri ero in un
ristorante con degli amici, tra un arrosticino e una birra, arriva una
tipa, alta più di un metro e ottanta, occhi a mandorla, capelli neri
che le coprivano gli occhi truccati di blu, il viso era coperto da
strati di fondotinta. Si siede, prende una birra in mano, ne beve un
grosso sorso, si mette a parlare e chiede a D.Y. "Quante donne ti sei
trombato?", la guardiamo un po’ tutti per la sua volgarità mista a
durezza. Lei ci sfida con lo sguardo, ci sorride dicendo: rimango qui
un altro anno e parto, vado in Canada e non torno più. Alza le mani e
dice, sono sposata, ho un figlio che vive in Inghilterra da un tipo di cui non me ne frega nulla, e ne aspetto
un altro da un altro tipo. Non mi importa nulla di nulla, mi cago le palle tutto il giorno e so che morirò presto. Ci guarda ancora e dice "Ho 19
anni". (Nascere dopo gli anni Novanta)
 
 

Burn After New Year (parte 2)

Wednesday, February 11th, 2009

 

 A volte siamo tutti travolti dagli eventi. A volte vediamo noi stessi giocare con la vita ad un gioco a cui non sempre fa piacere giocare, altre volte invece siamo spinti dagli altri e finalmente ci sentiamo vivi, perche’ succede che strani blocchi otturano l’istinto. 

Mi chiedo cosa hanno pensato i responsabili della CCTV, quando hanno visto bruciare l’hotel accanto al proprio palazzo, simbolo come tanti altri simboli della corsa all’essere contemporaneo e accorgersi che la causa di tutto e’ stata proprio la stessa CCTV. Il popolo cinese va pazzo per i fuochi d’artificio e questo e’ rinomato, la Festa di Primavera va trascorsa in Cina, in campagna, in famiglia o in citta’ ovunque incontrerete fuochi d’artificio che continuano continuano continuano. 

Questa volta: CCTV hired staff from a fireworks company to ignite several hundred
large festive firecrackers in an open space outside the
nearly-completed Mandarin Oriental Hotel, which is part of the iconic
CCTV tower complex"

Come si suol dire e…ops.

Le scuse per il disastro sono gia’ avvenute, con occhi bassi, ma si sa ci si fa prendere dagli eventi, ed acco che in Cina puo’ succedere che per festeggiare si bruci un interno palazzo di 44 piani, altro che terrorismo altro che 11 Settembre, kamikaze, macche’, solo innocui fuochi d’artificio!

Oltre questo, trovo geniali le foto riportate da ChinaSmack Umorismo dai tratti un po’ scuri, si burlano di se stessi, dei propri palazzi e perche’ nmo anche dei loro amici nemici americani:)

 

Burn After New Year

Tuesday, February 10th, 2009

 

Ieri si e’ definitivamente concluso il capodanno cinese, mentre Pechino festeggiava con almeno 5 ore di fuochi d’artificio sulle strade, in tutti i compound, il cielo si contornava di fiori rossi, d’orati, verdi, argento,che impongono il naso all’insu’.

In casa si era intenti a preparare una cena, pasta alle cime di rapa cinesi e pollo al limone italiano, mentre i tre seduti al tavolo, parlavano con lo sguardo basso dell’Italia.

L. dice in Italia non c’e’ piu’ speranza, e’ appena tornato da una piccola vacanza, raccontava dei colori e delle paillettes delle televisioni, del telegiornale senza piu’ un riscontro critico sulla notizia. Dal premier e delle sue gentili osservazioni sulle donne italiane e del bisogno di far scendere in strada l’esercito per difenderle dall’assalto di bruti (immigrati, sempre) per la loro bellezza.

M. mangiava pasta e cose verdi e annuiva in silenzio. Dice che mi presta Shenzhen, il fumetto.

Io accucciata sulla sedia, ascoltavo e afferravo pezzetti di pollo, non male in effetti.

Mentre i tre amici si ascoltavano parlando di fallimenti e rivincite, conoscendosi sempre un po’ di piu.

Nella parte fighetta della City, la zona in cui c’e’ il palazzo della televisioni, l’enorme Building che a me personalmente affascina, anzi proprio li’ davanti un altro palazzo prende fuoco. Un enorme drago di fuoco. E’ un hotel, 44 piani, 241 stanze, utilizzato per le Olimpiadi ma non ancora aperto ufficialmente e’ stato immerso dalle fiamme.

La causa, per ora ignota, forse i fuochi di artificio?