糖葫芦 Tanghulu

Il tempo delle feste natalizie, ci avviciniamo al 25 dicembre, mentre l’europa impazza con alberi di natale, traffico sulle strade, regali assolutamente da fare e scorte per il cenone, in Cina si cerca piuttosto un pretesto per divertirsi, per prendersi un momento per cenare con gli amici, insomma il Natale va di moda, strano da dire e da scrivere. Inutile dire che l’atmosfera finto-natale si percepisce nel suo essere effimera. Una cosa sola qui c’e’ di assolutamente natalizio che noi non abbiamo, sono i 糖葫芦 Tanghulu.

"tanghulu…tanghulu…" si puo’ sentire nelle strade, gridato da venditori su biciclette e carretti. Loro pedalano e dietro le loro spalle tengono un contenitore dove vengono infilati tanti bastoncini, sui quali c’e’ un gran varieta’ di frutta, prima immersa in uno zucchero carammellato. Le piu’ moderne versioni offrono: banana, noci, kiwi e mandarino, io sono un’affezionata della tradizione, per cui piu’ semplice e meglio e’, adoro il 糖葫芦 tanghulu con il 山楂 shanzha. Quest’ultimo non e’ altro che il frutto del biancospino cinese, sembrano piccole melette rosse dal sapore un po’ amarognolo, hanno un’altissima proprieta’ nutritiva, ma soprattutto facilita la digestione e riducono i problemi cardiovascolari, almeno questo e’ quello che mi ha detto una signora che mi ha visto trottorellare tutta felice con il mio tanghulu per il condominio.

Per chi arriva in Cina in inverno non puo’ non essere incuriosito dalla vista degli spiedini colorati, mi ricordo una volta passeggiavo su un lago giacchiato a Tianjin con una mia amica e in mezzo al laghetto un signore, bibicletta e tanti colorati tanghulu. Onestamente non so bene perche’ mi ricordano il Natale, forse per un associazione mentale del tutto personale: natale-inverno-freddo-neve-strade-tanghulu.  Comunque assaggiateli.

 

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