I cinesi ballano

E’ bella ma non balla.

Un
detto che spesso si sente dire nella capitale italiana. Non so
onestamente se viene utilizzato in tutta italia. La prima volta che
l’ho sentito sono rimasta perplessa, ma subito dopo ho immediatamente
annuito. 

Ci sono molte persone al mondo che pur
essendo belle e affascinanti, non hanno quel nonsochè di attraente dato
dalla vitalità, che si esprime spesso nella fisicità del corpo, dei
gesti, dello sguardo , che il modo di dire assegna al ballo.

Bhe, i cinesi, se pur non belli, ballano e quanto ballano. (o almeno ci provano e spesso ci riescono)

Gli
spazi che si ritagliano sono diversi per tutte le età, all’aperto e al
chiuso. I giovani ragazzi si ritrovano nelle più chiassose discoteche,
con musica house e techno delle più impulsive, MIX e BANANA le venues
in voga, dove si balla a pancia scoperta, si suda e ci si droga. Sudore
e gande lunghe delle giovani fanciulle in minigonna tentano di
accalappiare questo e quello, girano bottiglie di whisky e varie
sostanze da sniffare nei tanti tantissimi privet. Salottini di qua e di
là. Consiglio un salto, una volta basta e avanza, sempre se si è in
vena di un’esperienza diversa.

Ma non è tanto
questo di cui vorrei scrivere, quello che mi ha sempre lasciato a bocca
aperta per la vitalità e per la spontaneità sono le persone per strada,
in spazi all’interno di condomini, o su larghi marciapiedi, o in parchi
all’interno della polverosa Pechino, dove tutti più o meno bravi o più
o meno belli sono presi dal ritmo e dalla musica.

Cosa ballano? Bhe, questa puntata di Sexy Beijing ne mostra un piccolo angolo, ma di luoghi così ce ne sono molti in città.

Persone
più o meno anziane, dai 40 in su. Mani tra le mani, piedi che si
poggiano a terra per poi sollevarsi immediatamente. Sguardi fieri della
propria performance, seri e sorridenti nelle loro espressioni. Vitali
nei movimenti, spontanei nel mostrare a tutti quelli che li corcondano
i propri pregi e i propri difetti, naturali.

Insomma i cinesi ballano, ecco uno dei motivi per cui mi piacciono i cinesi e per cui continuo a stare qui.

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