Malasanita’

Il 21 novembre, verso le quattro del pomeriggio, la signora 李丽云 Li Liyun in cinta di nove mesi entra all’ospedale Chaoyang di Pechino. Si sente male, la situazione comincia a peggiorare, i medici propongono al marito che l’unica soluzione per salvare il bambino e forse la donna, il parto cesario.  Il marito rifiuta di sottoporre la donna all’intervernto chirurgico, dopo 3 ore la donna e il piccolo muoiono.

Questa e’ la vicenda che ha scatenato l’attenzione dell’opinione pubblica su tutti i giornali, siti web, blogs. L’interesse per questa faccenda nasce dal fatto che l’accaduto va a toccare probabilmente quello che e’ uno dei problemi piu’ sentiti dalla popolazione cinese:il problema della sanita’. La sanita’ in Cina e’ a pagamento, incredibilmente a pagamento. I prezzi sono alti e le prestazioni scarse. Sicuramente ci sono medici bravi e ospedali qualificati, purtroppo sono pochi e ancora piu’ tristemente, sono per persone di una certa elite’. La maggior parte della popolazione evita di curarsi, incrocia le dita per non ammalarsi gravemente, la malattia di una singola persona potrebbe mandare sul lastrico l’intera famiglia. Oltretutto dalla meta’ degli anni 80 in poi la relazione madico paziente si e’ fatta sempre piu’ critica e pesante. I pazienti non si fidano dei medici, che prendono a volte bustarelle, le cosidette Hongbao (busta rossa), per gli interventi chirurgici, propongono analisi inutili per far entrare soldi nelle casse ospedaliere. Il paziente  dal suo lato, pauroso e insospettito non si fida, non si fida delle parole del medico, minaccia di portarlo in causa se qualcosa va male e lo incolpa per la non riuscita della cura. Una situazione davvero critica. 

Il marito della signora Li non ha firmato la dichiarazione di responsabilita’ per cui i medici non hanno voluto sottoporre la moglie all’intervento chirurgico. Il marito non ha firmato, perche’ probabilmente il costo dell’operazione era troppo caro, i medici per proteggersi non hanno preso in mano la situazione e la donna e’ morta.  Il medico, piu’ che essere li’, per salvare la vita ad un paziente, cerca di salvare se stesso il piu’ possibile e proteggersi da accuse e da cause giudiziarie. Il coraggio di prendere in mano una situazione critica e saperla risolvere, prendendo su se stesso tutte le responsabilita’ del caso, e’ assente per i medici, almeno per la maggior parte. I medici sono pronti a prendere ordini dall’alto, sono pronti a seguire tutte le norme legali di rimerimento, ma non sono maturi per agire secondo un codice morale ed etico proprio, che spinge un medico a salvare un paziente in fin di vita.

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