Archive for the ‘Varie ed eventuali’ Category

Svastika alla Cinese (1921)

Tuesday, March 10th, 2009
 
I simboli mi hanno sempre incuriosito, la
capacita’ che ha l’essere umano di crearli, servirsene, cambiare il
significato, integrarli nella propria cultura. Quindi per quale ragione
mi dovrei stupire nel vedere queste foto?
 
Razionalmente sono perfettamente cosciente del
significato della svastika, ne ho viste tante e piccole adornare le
cornici dei tetti dei templi, l’ho incrociata piu’ grande sulle vesti
dei monaci e sulle statue del Buddha.
 
Simbolo di luce e prosperita’, simbolo ben piu’ antico della seconda guerra mondiale, simbolo condiviso da tante e diverse culture.
 
In Cina il carattere "svastika" esiste, si pronuncia wan.
Il simbolo e’ stato utilizzato da parte della Societa’ della Svastika Rossa, un
movimento e/o organizzazione che prese piede tra il 1916 e il 1921,
quando Wu Fuyong 吴福永 istitui’ nella provincia dello Shandong  山东
il daoyuan 道院 Monastero del Dao, un movimento che ha unito differenti
credi religiosi, Taoismo, Buddhismo, Cristinesimo e Islam.
 
La Societa’ della Svastika Rossa e il Monastero del Dao vanno di pari passo, fondano nel 1921 a Pechino il formale Ufficio dell’organizzazione della Svastika Rossa con
il principale obiettivo di promuovere la pace nel mondo e di dare aiuto
durante  i disastri e calamita’. Il Monastero del Dao uspica una
coltivazione interiore, la Societa’ della Svastika rossa opera verso
l’esterno, per la pace universale.
 
Interessante notare come il carattere svastika:
 
卍 wan, e’ un’omofono del carattere 万 che vuol dire
moltitudine, miriadi e miriadi, tutto. La sua forma ricorda la
propagazione in tutte le direzioni e il movimento continuo che preclude
al cerchio, nel senso di completo, universale.
 
 
 

Indimenticabile

Wednesday, February 18th, 2009

 

Ma io lo avevo dimenticato…

 

http://www.youtube.com/watch?v=uQiZMKp9F7M

Scegliere

Tuesday, February 17th, 2009

              

 

                                                   Scegliere

 

  Quello che possiamo fare e che molti già fanno. Mi serve un po’ di ottimismo:)

 

Il suono perduto

Tuesday, February 10th, 2009

 

Una volta sono stata in India. Esperienza forte, come non mai, un paese che ti prende alla gola e alla pancia e non puoi fare a meno di aggrottare le sopracciglia o di spalancare gli occhi alla vista dei colori.

Tutti i sensi del mio corpo sono stati avvolti da quel paese. Per amore ho registrato i suoni dell’India, mi chiedo dove sia ora quella cassetta. Solo suoni, suoni diversi da quelli del mio paese, suoni gracchianti e acuti delle voci della gente, nei piccoli ristoranti e dei mendicanti. Degli artigiani e dei loro attrezzi. Andavo in giro con un piccolo registratore, quello piu’ analogico che esista al mondo, con un nastro all’interno e registravo. Ho anche registrato il suono della montagna a dolangi nell’Himachal Pradesh.

Anche a Pechino, c’e’ chi registra i suoni del passato che andrebbero irrimediabilmente perduti. Questo e’ qualche cosa che accomuna ogni essere umano, cio’ che ascoltavamo in passato e caratterizzava una professione, (l’arrotino e l’ombrellaio), una scadenza (campane, campanelle, trilli), vengono meno. Rimpiazzati dal digitale o scomparsi definitivamente.

Ecco perche’ segnalo The lost sounds of old Beijing. Ascoltate!

 

 

 

Il pop-fagiolo rosso

Tuesday, December 16th, 2008

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Il mondo dei fagioli rossi in Cina non si puo’ evitare.

Di solito noi Laowai cerchiamo tra gi scaffali del supermercato un qualche
spuntino dolce per la mattina o per la sera, tra divano e dvd in sottofondo.
Questa ricerca spesso e’ particolarmente breve, il ripieno piu’utilizzato per
brioche-cornetti-o-simili e’ il genuino fagiolo rosso. Pastoso e dolce. Chi
rimane male sperando di trovare una cremosa pasta di cioccolato simil Nutella,
chi invece continua ad apprezzare l’essere dolce ma non troppo alla cinese.

Il mondo dei fagioli rossi non si limita alle pagine del nutrizionista,
delle varie specie forme e dimensioni, tra aminoacidi e proteine. Il mondo dei
fagioli rossi in Cina pullula di

parole, donne, canzoni, poesie, racconti, siti
web, vestiti di marca, volti di bellocci palestrati e famose citazioni
.
 

Quindi per chi non appressasse il ripieno dei
panini dolci-nanche-troppo, ecco una o mille ragioni per apprezzare la cultura un
po’ pop del fagiuolo rosso.
 

Chinese Humor & Chinese Lingo

Thursday, November 6th, 2008

L’autore è sconosciuto, del misterioso fotografo ancora non si trova traccia nel web cinese.

Ha postato queste foto che, a mio parere hanno dell’interessante. Perchè se non altro ha messo in pratica ciò che ho spesso voluto fare, ma la mia poca attenzione nello "spolpare" non ha mai dato questi eccellenti risultati. Il significato alla base, ovviamente è condiviso, ma come dire, preferisco l’aspetto artistico della macabra faccenda, lascio agli altri le lotte:)


Nota: MLGB è uno dei numerosi acronimi usati nel linguaggio della rete in Cina. Oltre alle tante parole tecniche riguardanti il mondo di internet, ci sono numerosissimi acronimi che sintetizzano una sana mandata a quel paese o più semplicemente una qualsiasi breve affermazione o domanda. Forme di espressione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 


MLGB sta per  妈了个逼 ma le ge bi. Il curioso sinologo-filologo-chenonhanulladafare, capirà il senso della frase a 4 caretteri, profondo e colorito. Per gli altri e un solitario vaf*anc*lo

 

Glutammato monosodico e Umami (Umai)

Sunday, October 26th, 2008

La giornata di oggi sarebbe stata spesa meglio, in
un parco o su un side-car direzione fuori Pechino. Invece tutto il
giorno a casa, fuori un vento pazzesco, sebbene il cielo blu e il sole
invogliassero parecchio, i miei occhi (congiuntivite allergica) e la
mia pelle (dermatite atopica) mi dicevano stattene a casetta anche oggi.

Inutile dire che mi sento un po’ sfigata.

Comunque giorno a casa di letture. Varie.

Mi
sono imbattutta nel Glutammato, nemico atroce di alcuni occidentali in
Cina. Spesso mi ritrovo al ristrorante con pesone che prima di ordinare
si assicurano che non venga aggiunto il 谷氨酸盐 guansuan yan, più
comunemente detto weijing 味精. Non sono mai stata troppo schizzinosa sul
cibo, anzi direi per nulla, quindi mi sono sempre domandata se questa
richiesta fosse più o meno razionale, nel senso il glutammato fa
davvero male alla salute? Genera gonfiore alla pancia, sonnolenza,
pesantezza, asma o altri problemi alla salute ben più gravi?

Le opinioni sono molte e si contraddicono spesso. C’è che persegue la battaglia antiglutammato, e chi lo assolve completamente o quasi.

Ciò
che mi sembra interessante sottolineare che il glutammato è un
aminoacido naturale contenuto in molti alimenti,  poi sintetizato
chimicamente. La sua scoperta ha avuto un interessante risvolto: si è
dovuto dare un nome a quel sapore in più, dovuto appunto alla maggior o
minor presenza di glutammato, questo quinto nuovo sapore si chiama
Umami. 

Umami è una parola giapponese, in quanto è stato proprio in Giappone che è stato scoperto, nel 1908 dal professor Kikunae Ikeda

Tradurre Umani è difficile, in italiano: sapido o saporito.

Quindi
il glutammato è un esaltatore di sapidità, se mangiamo un uovo senza
aggiunta di glutammato sa di uovo, se lo mangiamo con un po’ di
glutammato sa di UOVO!

Mi chiedo che bisogno ci sia nell’esaltare
qualcosa che già sa di quella cosa. Mah! Opinione puramente personale,
lo evito se posso. 

Articoli nel Web

Leggiamo in silenzio

Saturday, September 6th, 2008

Una lettere di un padre. Luciano Di Natale.

Per un momento fermiamoci, riflettiamo e:

 
   Immaginiamo che gravissimi danni cerebrali, riportati a seguito di un forte  trauma  cranico, ci costringano a stare giorno e notte a letto oppure in una sedie a rotelle, senza avere la possibilità di  vedere e di sentire le voci dei nostri cari e di cacciare via una mosca dal viso perché incapaci di muovere anche un dito.

 –  Immaginiamo
di non riuscire a trattenere l’urina e le feci e di sentirci voltare e
rivoltare da mani esperte sul letto ogni tre ore per il cambio del
pannolone come quando eravamo bambini , di non poter mangiare nulla
perché non riusciamo a deglutire , di non riuscire a bere perché
l’acqua andando in trachea ci farebbe soffocare, di sentire i liquidi
invadere lo stomaco tramite un  foro fatto nella pancia.

 

Immaginiamo di avere un tubo inserito nella gola che ci consente di
respirare ma che ci provochi, quando tossiamo o starnutiamo, dolorose  lacerazioni alla trachea.

 – Immaginiamo di avere passato  tre
mesi in una sala di rianimazione con forti crisi epilettiche e di
esserne usciti con gli arti deformati per la lunga immobilità e poi di
avere fatto degli inutili  viaggi della speranza ( con i nostri  cari)  in  Italia o all’estero.

 
– Immaginiamo di essere stati sottoposti a tre interventi chirurgici ai polmoni a causa di forti difficoltà respiratorie.

 

Immaginiamo di essere assistiti intere nottate in casa, trasformata in
corsia ospedaliera, dai nostri cari che cercano di evitare che ci
possiamo mordere le labbra o la lingua,  che ci
favoriscono la respirazione utilizzando ventilatori, apparecchi per
l’aerosol e aspiratori che, continuamente, tirano fuori, attraverso
lunghi tubi,  le secrezioni che ostruiscono  i bronchi e le vie   respiratorie .

 

Immaginiamo poi, come aggravante, di abitare in una regione d’Italia, la Sicilia, dove le strutture di riabilitazione per  postcomatosi sono del tutto insufficienti e dove le famiglie sono costrette  a salti mortali per la riabilitazione dei loro malati e dove devono lottare, continuamente,  per ottenere  i   diritti  che invece hanno i cittadini di regioni più virtuose.

 
– Immaginiamo di non avere  speranze di guarigione o di una vita umanamente accettabile.

 
Accetteremmo di vivere una vita così  oppure
, se potessimo farlo, rifiutare le “ buone” intenzioni dei medici che
ci vogliono dare per < elemosina> una vita di stenti e dire:

No grazie io non voglio la vostra elemosina, non voglio che sia violata la mia dignità!

 

Facciamo SILENZIO  e RISPETTIAMO Eluana.

 
RISPETTIAMO il dolore di un padre che con grande dignità ha  lottato e lotta per il bene di Eluana.

Smettetela
con le televisive crociate delle bottiglie d’acqua al Duomo di Milano
perché le indulgenze non sono più garantite ed è improbabile che il  promotore  di tali pellegrinaggi sia  dichiarato  “santo subito” (magari come< grande santo protettore> dei giornalisti).

Chi scrive è il padre di una ragazza di 25 anni  in
stato vegetativo persistente da due anni e mezzo, a causa di uno shock
anafilattico dovuto all’ingestione di una polpetta di carne trattata
con sostanze nocive, che una mano incosciente aveva  aggiunto nel tritato, per guadagnare qualche miserabile euro in più.

Mia figlia ed Eluana  sono doppiamente sfortunate  perché oltre ad avere le loro giovani vite spezzate,  non hanno potuto rifiutare l’uso della “tecnologia avanzata” delle sale di rianimazione  per chiedere di morire secondo natura .

I
medici delle rianimazioni, avendo a disposizione apparecchiature
tecnologicamente avanzate, sono in grado di strappare alla morte molti
pazienti sottoponendoli a tutte le cure possibili, anche se consapevoli
della loro inutilità e delle   conseguenti sofferenze .

 
Spesso l’esito di un coma degenera in uno stato vegetativo; di esso  dice la letteratura scientifica: < E’ il più controverso disturbo della coscienza;   è un fenomeno moderno,  prima sconosciuto, prodotto  delle rianimazioni e delle terapie intensive. Chi è in questo stato  reagisce agli stimoli dolorosi e non è in grado di attivare la masticazione, la deglutizione ed è del tutto incontinente>.

Io dico che lo stato vegetativo che non è vita ma non è nemmeno morte è  mostruoso,

(un  frutto della medicina del 2000). E’  un ibrido di vita e, simultaneamente, di morte.

Non è accettabile umanamente questa degenerazione della medicina.

 
Penso
che se si facesse un referendum in Italia, dopo una vera informazione,
il 95 % degli italiani (il resto sarebbero fondamentalisti religiosi, o
masochisti, o disinformati) voterebbe per il testamento biologico .

 
Per quanto ho detto, ecco perché il padre di Eluana, costretto a difendersi dagli attacchi

virulenti che arrivano anche dai  vescovi in trasferta oltreoceano, parla di ” natura

violentata “.

 
E la stessa cosa avrà pensato  Papa
G. Paolo secondo, quando rifiutò il sondino per l’alimentazione,
chiedendo di “lasciarlo andare alla casa del Padre” (come ha scritto in
un libro il suo segretario). Se i medici rianimatori ( di altissimo
livello) non avessero rispettato la sua volontà, con i loro strumenti
di “tecnica avanzata” avrebbero mantenuto in vita il Pontefice chissà
per quanto tempo e,  probabilmente, potrebbe essere ancora vivo.

Il
Papa , persona intelligente, lo sapeva che il “ rifiuto” delle terapie
medico-chirurgiche, anche quando conduce alla morte, non può essere
scambiato per  eutanasia.

Il malato ha il diritto di scegliere che la malattia segua il suo corso naturale .

 
E facciano religioso silenzio quei preti con i  loro sagrestani  che contestano la giusta sentenza dei Giudici di Milano che hanno dimostrato equilibrio e grande umanità .

Probabilmente tali Giudici  hanno pensato alla “vita dell’individuo”,a cui compete la capacità di discernimento  e libero arbitrio .

Nella sentenza c’è il rispetto per l’uomo. Il rispetto per Eluana.

Ho l’ impressione che invece una parte del clero ami di più la dottrina consolidata piuttosto che l’uomo.   Questo è’   un problema interno alla chiesa cattolica  e spero che  sia  dibattuto in modo approfondito in quanto essa ha una  grande  influenza su molte fasce della società e della politica  italiana.

Anche Eluana  non avrebbe mai accettato quella innaturale condizione in cui si trova.

 Noi, persone libere, non  abbiamo
motivo di dubitarne come invece, maliziosamente e faziosamente, fa
qualche nostro concittadino alle vette della politica.

Ed ha ragione il Presidente della Consulta di Bioetica ( Maurizio Mori)  quando
dice: “Eluana ha scelto che non avrebbe voluto vivere da vegetativo
permanente, ed e’ giusto rispettare la sua volonta’. Si può dissentire,
ma e’ bene moderare i toni nel rispetto delle diverse convinzioni e
degli opposti valori.

E facciano silenzio tutti , soprattutto quei politici che con l’uso quotidiano dei mass-media si ergono ad arbitri e  custodi della vita.

Penso
che, da loro, Eluana è trattata come un mezzo per difendere la loro
morale che vorrebbero imporre a tutti e tremo all’idea che possano
discutere e legiferare su di una materia tanto delicata come il
testamento biologico o altri problemi di etica .

 

Buonanotte

Thursday, August 28th, 2008

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=rV5KLN5Dn_w

 

Avete cominciato ad annusare il mondo? Everybody is got to learn sometimes 

Mantis

Monday, August 18th, 2008

Nelle mie fughe dalla citta’ mi capita spesso di ritrovarmi accanto a fiumi, laghi, erba alta, ponti.

Quel
giorno ero su un pontile, davanti a me un mare di fiori di loto, vicino
a me degli occhi che nascondono troppe storie di cui poco so e per ora
poco voglio capire, sopra di me un tronco di un albero lungo che finiva
piano piano quasi a contatto con il bordo dell’acqua. Mentre mi perdevo
in chiacchiere di vita vissuta e sperata avverto sul braccio un tocco
leggero. Guardo.  

Ecco quello che vedo

Una Mantide, Mantis o in cinese Tanglang 螳螂.

E’
la prima volta che incontro sul mio cammino la famigerata mangiatrice
di "uomini", l’assassina. A dir la verita’ l’occhio vispo della
bestiola mi e’ stato subito piu’ che simpatico. Ho apprezzato il suo
non aver paura, la sua iniziale posizione d’attacco. Intanto camminava
sulle mie braccia con agilita’ avanti e indietro, io con fare curioso
non smettevo di osservare il suo corpo filiforme, zampe davvero
sottili, mi chiedo come e’ possibile che non si spezzino con un solo
filo di vento, un insetto stecco sul serio, il suo muso triangolare la
bocca un po’ aperta per pulirsi parte del corpo. Gli occhi grandi,
davvero grandi rispetto alla vita sottile e il corpo lungo. Insomma,
una vera fighetta. 

Di lei si dicono tante storie
vere, piu’ o meno raccapriccianti, mangia il compagno con cui si
accoppia partendo dalla testa senza compromettere l’accoppiamento in
atto. Qualcuno la addita a simbolo del potere femminile (negativo),
[cazzo]. 

Per me solo un insetto dal colore verde
brillante, splendida nella sua forma e delicatezza (apparente),
comunque musetto sveglio, molto piu’ sveglio di tanti altri.