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Bucato al sole

Wednesday, April 20th, 2011

E’ imprevedibile conoscere quell’istante. Catapultati nel ripido tunnel della memoria, nel vortice a spirale che vorremmo assecondare e farsi’ che, scivolando scivolando, vedessimo ancora quello che e’ gia’ avvenuto. Ritrovarsi nella stessa circostanza, tra nubi nere e cielo azzuro, mentre le robuste goccie torturavano le foglie che invece, sopportavano tutto. La corsa verso la casa di legno e le dita dei piedi nella sabbia, fino alle lenzuola. Immersa di nuovo in quell’odore. Diversi i vestiti, diverse le mani. E diversa l’aspettativa per il futuro.

Invece, il suono dall’esterno trasporta di nuovo tutto in superficie, il vortice al contrario, e via. L’altoparlante con la gracchiante voce ripetitiva rimane, ed attorno anche i volti delle persone, riprendono a parlare, attorno vendono libri, i banchi della fiera richiamano i clienti, che si avvicinano. Mais, te’, fumetti colorati, cataloghi pop art e vecchie calligrafie.

Era stato un silenzio, un frammento temporale che cercava di avanzare e vincere la lotta con il presente.  Nel suo piccolo, il suo effimero spazio l’ha avuto,  ma alla fine, cio’ che rimane e’ il costante ora che afferra tutto e non mola la presa.

In attesa ancora della vitale imprevidibilita’: sono i sensi che toccano qualcosa di perso, da qualche parte, tra la mente e il cuore.

 

“Pensi di andare fuori citta’? (non dire di no o che non c’e’ scelta)”

“E’ arrivato mio figlio, sto con lui finche’ e’ qui, tu come stai?”

 

E lui

Wednesday, April 20th, 2011

Where the mind is without fear and the head is held high
Where knowledge is free
Where the world has not been broken up into fragments
By narrow domestic walls
Where words come out from the depth of truth
Where tireless striving stretches its arms towards perfection
Where the clear stream of reason has not lost its way
Into the dreary desert sand of dead habit
Where the mind is led forward by thee
Into ever-widening thought and action
Into that heaven of freedom, my Father, let my country awake

Rabindranath Tagore, 1861 Calcutta – 1941 Calcutta