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Se il mondo fosse cinese

Wednesday, April 2nd, 2008
Se il mondo intero fosse cinese….
 
 
 
 
saremmo tutti molti più spontanei, ci accovaccieremmo per terra alla fermata degli autobus e faremmo capocchiello su questa o quell’altra spalla per vedere cosa è accaduto, mangieremo pasta la mattina e ceneremo presto la sera. La mattina chi è anziano (50 anni in sù) si sveglierebbe all’alba e incomincerebbe a fare i suoi esercizi, camminare all’indietro nel bel mezzo di una piazza uno dei più gettonati, chi è giovane non si vergognerebbe di mettersi addosso una borsa di colore d’oro e un fiocco rosa in testa, passeggeremo mangiando collo di anatra  piccante, questo tutti anziani e meno anziani, ci fermeremo ad assaggiare i vari arrosticini, e senza il minimo di esistazione ci abbufferemo di malatang 麻辣烫.
 
Sarebbe un mondo fatto di bottiglie di birra a venti centesimi per ottenere un grosso malditesta la mattina dopo, senza essere neanche un po’ ubriaco e sarebbe un pianeta fatto di persone che affollano le librerie e le loro scale leggendo libri che non si possono permettere di comprare, sarebbe un mondo fatto di riviste patinate e non, fatto di occhi neri e con pochi brufoli e niente peli. Fatto di donne con poche curve e tette piccole, ma snodate come bimbe di tre anni.
Ci sarebbero bimbetti che spruzzano pipì da una fessura dei pantaloni, per questione di praticità, e bagni pubblici dove si fa la cacca chiacchierando con la vicina di casa.
Ci sarebbero concerti che sanno di poco, ci sarebbero scarpe alla moda e chitarre senza troppe emozioni, ci sarebbero soldi che girano e extraterresti che li sponsorizzano, ci sarebbero artisti che guadagnano un mondo di soldi da un giorno ad un altro e chi sperimenta se stesso fino all’autismo più delirante.
 
Se la biblioteche nazionali del mondo fossero cinesi, il libro lo prenoti sul computer e ti arriva diretto su di un bel tapis roulant. Le unità di lavoro sarebbero il nostro riferimento, il telegiornale sarebbe sempre alle 7.00 di sera con gli stessi giornalisti da più di 15 anni, non potremmo entrare in parlamento, ma ameremmo il nostro paese e nonno Mao che i nostri genitori ricordano ancora con la lacrimuccia negli occhi. La nostra prima preoccupazione sarebbe il gaokao 高考e forse dovremo preparare le valigie per fare la triennale a 1500 km da casa.
 
Non studieremo altro che teoria marxista e al 10 anno di lezione, non ci vergogneremmo di dormire in classe, non ci sarebbero lezioni di arte e musica, ma matematica e geometria a volontà. Non potremmo manifestare il nostro disappunto, non potremme scendere in piazza, ma non ce ne fregherebbe molto. Potremmo passare con rosso, fare retro marcia guardando in avanti e far finta che le strisce non esistano.
I nostri cani sarebbero mezzi pechinesi col musetto schiacciato e dal temperamento forte, non ci vergogneremo di fargli indossare scarpe e scarpette d’inverno e colorargli le orecchie in tutte le stagioni, d’estate gli uomini andrebbero in giro a pancia scoperta e dopo mangiato un bel rutto e passa la paura, saremmo orgogliosi della nostra cultura, guarderemo con sempre un po’ di dubbio e curiosità questi strani extraterrestri che hanno cominciato a popolare il NOSTRO MONDO.
 
(il futuro e il condizionale, cosa sono? Mah…)