Leggiamo in silenzio

September 6th, 2008 by yilian

Una lettere di un padre. Luciano Di Natale.

Per un momento fermiamoci, riflettiamo e:

 
   Immaginiamo che gravissimi danni cerebrali, riportati a seguito di un forte  trauma  cranico, ci costringano a stare giorno e notte a letto oppure in una sedie a rotelle, senza avere la possibilità di  vedere e di sentire le voci dei nostri cari e di cacciare via una mosca dal viso perché incapaci di muovere anche un dito.

 –  Immaginiamo
di non riuscire a trattenere l’urina e le feci e di sentirci voltare e
rivoltare da mani esperte sul letto ogni tre ore per il cambio del
pannolone come quando eravamo bambini , di non poter mangiare nulla
perché non riusciamo a deglutire , di non riuscire a bere perché
l’acqua andando in trachea ci farebbe soffocare, di sentire i liquidi
invadere lo stomaco tramite un  foro fatto nella pancia.

 

Immaginiamo di avere un tubo inserito nella gola che ci consente di
respirare ma che ci provochi, quando tossiamo o starnutiamo, dolorose  lacerazioni alla trachea.

 – Immaginiamo di avere passato  tre
mesi in una sala di rianimazione con forti crisi epilettiche e di
esserne usciti con gli arti deformati per la lunga immobilità e poi di
avere fatto degli inutili  viaggi della speranza ( con i nostri  cari)  in  Italia o all’estero.

 
– Immaginiamo di essere stati sottoposti a tre interventi chirurgici ai polmoni a causa di forti difficoltà respiratorie.

 

Immaginiamo di essere assistiti intere nottate in casa, trasformata in
corsia ospedaliera, dai nostri cari che cercano di evitare che ci
possiamo mordere le labbra o la lingua,  che ci
favoriscono la respirazione utilizzando ventilatori, apparecchi per
l’aerosol e aspiratori che, continuamente, tirano fuori, attraverso
lunghi tubi,  le secrezioni che ostruiscono  i bronchi e le vie   respiratorie .

 

Immaginiamo poi, come aggravante, di abitare in una regione d’Italia, la Sicilia, dove le strutture di riabilitazione per  postcomatosi sono del tutto insufficienti e dove le famiglie sono costrette  a salti mortali per la riabilitazione dei loro malati e dove devono lottare, continuamente,  per ottenere  i   diritti  che invece hanno i cittadini di regioni più virtuose.

 
– Immaginiamo di non avere  speranze di guarigione o di una vita umanamente accettabile.

 
Accetteremmo di vivere una vita così  oppure
, se potessimo farlo, rifiutare le “ buone” intenzioni dei medici che
ci vogliono dare per < elemosina> una vita di stenti e dire:

No grazie io non voglio la vostra elemosina, non voglio che sia violata la mia dignità!

 

Facciamo SILENZIO  e RISPETTIAMO Eluana.

 
RISPETTIAMO il dolore di un padre che con grande dignità ha  lottato e lotta per il bene di Eluana.

Smettetela
con le televisive crociate delle bottiglie d’acqua al Duomo di Milano
perché le indulgenze non sono più garantite ed è improbabile che il  promotore  di tali pellegrinaggi sia  dichiarato  “santo subito” (magari come< grande santo protettore> dei giornalisti).

Chi scrive è il padre di una ragazza di 25 anni  in
stato vegetativo persistente da due anni e mezzo, a causa di uno shock
anafilattico dovuto all’ingestione di una polpetta di carne trattata
con sostanze nocive, che una mano incosciente aveva  aggiunto nel tritato, per guadagnare qualche miserabile euro in più.

Mia figlia ed Eluana  sono doppiamente sfortunate  perché oltre ad avere le loro giovani vite spezzate,  non hanno potuto rifiutare l’uso della “tecnologia avanzata” delle sale di rianimazione  per chiedere di morire secondo natura .

I
medici delle rianimazioni, avendo a disposizione apparecchiature
tecnologicamente avanzate, sono in grado di strappare alla morte molti
pazienti sottoponendoli a tutte le cure possibili, anche se consapevoli
della loro inutilità e delle   conseguenti sofferenze .

 
Spesso l’esito di un coma degenera in uno stato vegetativo; di esso  dice la letteratura scientifica: < E’ il più controverso disturbo della coscienza;   è un fenomeno moderno,  prima sconosciuto, prodotto  delle rianimazioni e delle terapie intensive. Chi è in questo stato  reagisce agli stimoli dolorosi e non è in grado di attivare la masticazione, la deglutizione ed è del tutto incontinente>.

Io dico che lo stato vegetativo che non è vita ma non è nemmeno morte è  mostruoso,

(un  frutto della medicina del 2000). E’  un ibrido di vita e, simultaneamente, di morte.

Non è accettabile umanamente questa degenerazione della medicina.

 
Penso
che se si facesse un referendum in Italia, dopo una vera informazione,
il 95 % degli italiani (il resto sarebbero fondamentalisti religiosi, o
masochisti, o disinformati) voterebbe per il testamento biologico .

 
Per quanto ho detto, ecco perché il padre di Eluana, costretto a difendersi dagli attacchi

virulenti che arrivano anche dai  vescovi in trasferta oltreoceano, parla di ” natura

violentata “.

 
E la stessa cosa avrà pensato  Papa
G. Paolo secondo, quando rifiutò il sondino per l’alimentazione,
chiedendo di “lasciarlo andare alla casa del Padre” (come ha scritto in
un libro il suo segretario). Se i medici rianimatori ( di altissimo
livello) non avessero rispettato la sua volontà, con i loro strumenti
di “tecnica avanzata” avrebbero mantenuto in vita il Pontefice chissà
per quanto tempo e,  probabilmente, potrebbe essere ancora vivo.

Il
Papa , persona intelligente, lo sapeva che il “ rifiuto” delle terapie
medico-chirurgiche, anche quando conduce alla morte, non può essere
scambiato per  eutanasia.

Il malato ha il diritto di scegliere che la malattia segua il suo corso naturale .

 
E facciano religioso silenzio quei preti con i  loro sagrestani  che contestano la giusta sentenza dei Giudici di Milano che hanno dimostrato equilibrio e grande umanità .

Probabilmente tali Giudici  hanno pensato alla “vita dell’individuo”,a cui compete la capacità di discernimento  e libero arbitrio .

Nella sentenza c’è il rispetto per l’uomo. Il rispetto per Eluana.

Ho l’ impressione che invece una parte del clero ami di più la dottrina consolidata piuttosto che l’uomo.   Questo è’   un problema interno alla chiesa cattolica  e spero che  sia  dibattuto in modo approfondito in quanto essa ha una  grande  influenza su molte fasce della società e della politica  italiana.

Anche Eluana  non avrebbe mai accettato quella innaturale condizione in cui si trova.

 Noi, persone libere, non  abbiamo
motivo di dubitarne come invece, maliziosamente e faziosamente, fa
qualche nostro concittadino alle vette della politica.

Ed ha ragione il Presidente della Consulta di Bioetica ( Maurizio Mori)  quando
dice: “Eluana ha scelto che non avrebbe voluto vivere da vegetativo
permanente, ed e’ giusto rispettare la sua volonta’. Si può dissentire,
ma e’ bene moderare i toni nel rispetto delle diverse convinzioni e
degli opposti valori.

E facciano silenzio tutti , soprattutto quei politici che con l’uso quotidiano dei mass-media si ergono ad arbitri e  custodi della vita.

Penso
che, da loro, Eluana è trattata come un mezzo per difendere la loro
morale che vorrebbero imporre a tutti e tremo all’idea che possano
discutere e legiferare su di una materia tanto delicata come il
testamento biologico o altri problemi di etica .

 

Distraendosi

September 2nd, 2008 by yilian

Una volta inneggiavo contro gli applausi circensi di noi piccoli pallini bianchi nei confronti dei cinesi che molte volte vengono dipinti come esseri straordinari, nel bene e nel male, confinati tra il fantastico e il meraviglioso se va bene, se va male tra i perfidi sfruttatori di bambini.

Oggi ho bisogno di essere distratta e scossa, o c’e’ qualcuno che mi prende per le spalle e comincia a strattonarmi, o vado in cerca del surreale, dato che sono ancora a Pechino, della Pechino surreale. (Cosa che non si cerca ma si trova).

Momenti comuni di Cina, quindi, almeno ancora per i miei occhi. Mi e’ capitato parecchie volte di vedere omini piccoli piccoli, grandi guidatori di caretti sormontati da polistirolo bianco, che leggeri veleggiavano tra le vie della citta’.

 

Donne imbacuccate ad agosto con reti nere che le avvolgono il volto, mentre poggiano le mani sul manubrio di un motorino elettrico  che corre tutta velocita’ senza fare alcun rumore, nella pur chissosa citta’.

O generalmente situazioni, che in principio mi divertivano molto, come la calssica passeggiata serale in pigiama di molti miei vicini di casa con il cane al guinzaglio, o il parcheggiatore accanto al mercato che si riposa in una poltrona al centro del piccolo incrocio.

Adesso non ridacchio piu’ tanto, ma penso, perche’ no?

"Tutto induce a credere che esiste un punto dello spirito da cui la vita e la morte, il reale e l’immaginario, il passato e il futuro, il comunicabile e l’incomunicabile, l’alto e il basso cessano di esser percepiti come contraddizioni. Ora, invano si cercherebbe nell’attivita’ surrealista un altro movente che la speranza di determinare questo punto"     (Second Manifeste)

1. Virtual-china       2. Joeblog

L’odore

August 29th, 2008 by yilian

Si avvicina il pensiero della partenza.

Ogni volta cosi’, comincio di nuovo a guardarmi intorno, mi fermo in bicicletta ai semafori di notte, pedalo lentamente e canto Hurt. Annuso l’aria di Pechino, l’estate e’ assolutamente finita, senza via di scampo, lo si sente dall’odore dell’aria che non e’ piu’ lo stesso.

Gli odori scandiscono il mio tempo, da quando a 5 anni sapevo chiaramente che saremmo partite, la 126 rossa e l’odore del mare che si avvicinava.  

 

 

 

L’odore della notte ventosa e le ombre dei lampioni, che facevano sempre un op’ paura, il voler la luna come regalo e piangere perche’, per gli occhi di me bambina, era rotta. L’odore del fango scuro bagnato e degli aghi di pino in cui affondavo le mani e i pinoli che, trovata la giusta pietra, si schiudevano.

Poi c’era l’odore del pane la mattina nel latte e caffe’, poco perche’ fa male, e ancora annusavo l’umido colore delle alghe, delle reti dei pescatori, delle meduse seccate al sole e dei bambini bagnati che si affollavano intorno al polipo che stramazzava sullo scoglio. Poi l’odore del sangue sulle ginocchia, le ferite e i tagli che col sale bruciavano, ma disinfetta, mi ripeteva.

Ho continuato ad annusare quello che mi circonda. Soprattutto se verde, se ci sono le foglie, se e’ di notte con l’aria afosa estiva, quando passo tra i viottoli bui e la luce si potrebbe anche spegnere, tanto la strada ormai la so.

L’odore dell’asfalto caldo subito dopo un grande acquazzone, mentre il grigio attorno crea nebbia su nebbia, non so bene, ma io mi ritrovo sempre li’, per strada. Poi c’e’ l’odore delle mie mani, dopo essere andata in bicicletta, gomma nera di pessima qualita’ che un po’ mi repelle, ma sono tanti gli odori che seppur rifiuto, significano e segnano, questo, di tempo.

L’odore di polvere-sporco-cenere-catarro dei treni e dei pulmann, l’odore che ho ritrovato ogni volta che sono uscita dall’aereoporto. E’ un richiamo inconscio. So che lo trovero’ sempre e solo qui, come l’odore di farina e vapore nelle baozerie della citta’, e come l’odore della vita degli autobus, tra sudore e squilli di cellulari.
 
Mentre mi accorgo che mi ritrovo a volere fortemente il fresco odore di vegetazione lontana, che ormai mi e’ familiare, una piacevole e rischiosa abitudine.  

Buonanotte

August 28th, 2008 by yilian

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=rV5KLN5Dn_w

 

Avete cominciato ad annusare il mondo? Everybody is got to learn sometimes 

Lo faccio anche io

August 26th, 2008 by yilian

Le Olimpiadi sono ufficialmente finite, onestamente per tutti un gran sospiro di sollievo.

Per chi e’ venuto dall’Italia potra’ prendere al volo un aereo per le sospirate vacanze, per farsi riabbracciare dai figli e per fare l’amore con le proprie donne (o unomini). C’e’ chi in questi giorni impacchetta valigie che strabordano di falsi, comprati con smania al mercato della seta. Chi ancora gioca con il nuovo Iphone tarocco, fatelo adesso tanto tra un mese e’ andato, ripeto tra me e me.

Chi vive in a Pechino, chi ha la faccia bianca come la mia e si e’ sbattutto per questo evento, adesso si gode la sera cocktail e vino rosso, che causano mal di testa infiniti, ma alla fine va anche bene, tanto la mattina si puo’ dormire fino a tardi. Chi e’ cinese invece piano piano sta riprendendo moto e motorini, si ricominciano a vedere i maodou ai mercati di cui era stata proibita la vendita (che qualcuno mi spieghi il perche’), forse anche la carne di cane verra’ di nuovo rinserita nel frigo dei ristoranti, pronti per una sana zuppa di cane con verdure, buona in inverno.

Insomma la vita riprende il suo corso. Il mio di corso, invece, e’ ancora in sospeso, ho anche  le paraolimpiadi che mi aspettano. Quindi niente sospiro di sollievo vero, comunque anche io voglio fare quello che fanno tutti quanti: ringraziare.

Intanto ringrazio infinitamente Lizi e Ding, i due operai con i quali ho lavorato da giugno per mettere su tutto lo studio. Mentre io creavo parole cinesi per tradurre oggetti del mestiere, del tipo morsetto, pialla, rivetta e mi affidavo all’immaginazione, loro si affidavano alla loro pazienza. Tanta. Santa pazienza. Li ho stimati per il loro, cascasse il mondo, mangiare sempre alle 12.00 spaccate e addormentarsi a collo in giu’ nei momenti di attesa. Sopportare le urla di mattina di chi crea problemi e fare di tutto per risolverli.

Un grazie di cuore a C.C che mi ha fatto di nuovo capire l’importanza dei particolari, l’attenzione ai colori alle forme, per farsi prendere dalla fantasia, dalle nuvole cinesi e dallle sue Marlboro rosse, che era da quando avevo 20 che non fumavo.

Do un abbraccio immenso a Feili e Oscar che non hanno mai attaccato il telefono o sbuffato per il mio ennesimo sfogo. Feili soprattutto la ringrazio per la pazienza di ascoltare le mie storie, simili alle sue e ancora non dirmi basta, mettendomi in guardia ma senza influenzarmi (le domande retoriche che le pongo sono davvero troppe). Oscar invece, grazie per i passaggi in moto anche se non si immagina neanche quanto mi piacciono, ma cosa importante, forse la piu’ importante per essere stato sempre presente. Xiao Nailao, anche va ringraziato, ma non so io perche’, forse per i tanti morsi dati alla sua pizza.

Grazie anche a mistery man, che nonostante tutto mi ha fatto vedere fiumi, laghi strade e fango insesplorati, mi ha lasciato guidare e probabilmente rovinare la frizione. Grazie soprattutto per le sue mani.

S. grazie invece per l’attenzione che hai nei miei confronti, mi fa bene. Poi anche per il tuo modo di ridere e per essere stato un signore, per la prima cena giapponese e per quello di cui dovremo parlare, progetti e non progetti.

Un grazie a F. e i bimbi, per essere forte e ancora naturalmente entusiasta del mondo di mezzo.  

Grazie a chi ha avuto cura di me quando ero piccola e ancora adesso a distanza di 28 anni, continua a mandarmi messaggi, per farmi sapere che caschi il mondo e’ sempre li’.

Vabbe’ basta cosi’. Senno’ mi scappa la lacrimuccia.

Liu Xiang, il cigno ferito

August 22nd, 2008 by yilian

Era più di un anno fa e stavo nella ridente città di Wuhan a casa di amici. Loro tranquillamente chiacchieravano in Wuhanese, la perspicacia italiana ha un limite oggettivo e zitta zitta rimanevo ad osservare i loro volti, i cuscini buttati per terra, le cosce di pollo sapientemente cucinate. Ogni tanto mi alzavo per giocare a Wii con qualche avversario sempre più forte di me. Mi risiedevo e ascoltavo, senza capire.

Finalmente un tipo si gira, in putonghua 普通话 (Lingua ufficiale) mi chiede: Sai chi è Liu Xiang 刘翔? Ecco che dopo un bel pomeriggio di mutismo, arriva il mio momento per riaccendere il cervello e comunicare. La risposta, pero’, è stata un secco No, non so chi sia. Mentre mi arroventavo imbarazzata e scandagliavo le memorie universitarie per ricordarmi chi fosse questo benedetto Liu Xiang, mi viene in aiuto un amico dicendomi e’ uno sportivo, medaglia d’oro Atene 2004 per i 110 metri ad ostacoli. Nella mia mente per prima cosa mando a quel paese il tipo che mi ha fatto la domanda, (aspetto la vendetta chiedendogli chi è Yuri Keki) e poi me stessa, che avevo già percorso le ultime 5 dinastie invano.

Questo è stato il mio primo incontro con Liu Xiang, nome che non ho mai piu’ dimenticato. Non avrei mai pensato, d’altronde, che durante tutto questo anno avrei visto pubblicità ovunque, con il suo sorriso a 32 denti, mentre il suo nome passava su tutti Led e televisioni al plasma della metro di Pechino che si stava piano piano preparando alle Olimpiadi. In tv e sui giornali interviste a gogo’ sulla sua vita, le sue aspettative per le gare future erano il principale discorso della conversazione. Ogni volta che il mio sguardo ricadeva sulla sua faccetta da bravo ragazzo, mi innervosivo, memore della ridente Wuhan e delle cosce di pollo.

Tre giorni fa, piu’ o meno, Liu Xiang ha fallito. 

Che la stampa locale lo esalti con epiteti da saga mitologica, eroe nazionale, mi fa un baffo. Prepararsi per una gara, sottostare alla forte pressione che la stampa e il pubblico cinese gli ha inflitto, sopportare il dolore di tendini infiammati e i consigli imposti dai dottori, non e’ facile. Ma non prendiamoci in giro, non correre e’ stato un fallimento.

La faccia dolorante e tutto, ci dispiace per il bel venticinquenne alato, ma addirittura fare solo 4 metri e stramazzare al suolo, come un cigno ferito, sembra un po’ da bimbo viziato.

Ieri stavo in chiacchiere con amici (L.Y.M attore dell’opera di Pechino, Y.W esperta di magie e G.B ex ballerino), e mentre io mi trattenevo dal commentare il gesto di Liu Xiang, loro non si sono proprio risparmiati dicendo: Non sai quanti sportivi si fanno male? Hai visto le ragazze dell’atletica con le caviglie distrutte? Una bella messa in scena! Che ci vuoi fare quelli Shanghai sono tutti fighetti! Non ha fatto davvero una figura da uomo!

Comunque tralasciando il machismo, le persone davanti a me erano tutta gente che con il proprio corpo ci lavora e anche sodo, allenamenti da quando sono nati, passione e prove per andare sul palco. Insomma gente che non si prendere in giro ne’ dalla stampa ne’ dalle lacrime, finte o vere che siano.

Welcome to Beijing

August 20th, 2008 by yilian

 

Questa e’ la canzone che accompagna le Olimpiadi, il testo e’ illuminante, la traduzione presa al volo su internet. Mi scendono quasi quasi le lacrime…

 

 

 

迎接另一个晨曦,带来全新空气。陈天佳
Let’ s embrace another morning and enjoy its ever new air.

气息改变情味不变,茶香飘满情谊。刘欢
With the fragrance of tea, it smells different. But it feels great, full of friendship

我家大门常打开,开放怀抱等你。那英
Our door is always open. We are waiting for you open-armed

拥抱过就有了默契,你就会爱上这里。孙燕姿-Stefanie Sun
After a big hug, you’ll feel close with us. And surely you will love this place.

不管远近都是客人,请不用客气。孙悦
Our guests, no matter where you come from, please feel at home.

相约好了在一起,我们欢迎你。王力宏-Wang Lee Hom
We promised to get together here. So welcome!

我家种着万年青,开放每段传奇。韩红
We cultivate Chinese Evergreen in the garden. All the time, it is producing a new legend.

为传统的土壤播种,为你留下回忆。周华健-Emil Chou
In the soil rich in traditions, we plant. Hope everything we plant here leaves you a great experience.

陌生熟悉都是客人,请不用拘礼。梁咏琪
Our guests, no matter we’ve met before or not, please feel at ease.

第几次来没关系,有太多话题。羽泉
Even if you have been here for many times, you won’t feel bored ’cause we have vast new things for you.

北京欢迎你,为你开天辟地。成龙-Jackie Chan
Welcome to Beijing; we’ve done a lot for your visit.

流动中的魅力,充满着朝气。任贤齐-Richie Ren
Its charm in ever changing is full of life.

北京欢迎你,在太阳下分享呼吸。蔡依林-Jolin Tsai
Welcome to Beijing; let’s breathe together in the sunshine.

在黄土地刷新成绩!孙楠
Let’s establish new records here in China.

我家大门常打开,开怀容纳天地。周笔畅
Our door is always open. We are open armed, ready to embrace the world.


岁月绽放青春笑容,迎接这个日期。韦唯
5000-year-old China is flashing a youthful smile, waiting for the day.


天大地大都是朋友,请不用客气。黄晓明-Huang Xiao Ming
Our guests, no matter where you come from, please feel at home.

画意诗意带笑意,只为等待你。韩庚-Hangeng from Super Junior
We paint pictures and write poems to express the joy for your coming.

北京欢迎你,像音乐感动你。汪峰
Welcome to Beijing; like moving music, our hospitality will warm your heart.

让我们都加油去超越自己。莫文蔚-Karen Mok
Let’s try to challenge ourselves.

北京欢迎你,有梦想谁都了不起。谭晶
Welcome to Beijing; people who have dreams are all bravo.

有勇气就会有奇迹。陈奕迅
If only you keep the courage, miracles will happen.

北京欢迎你,为你开天辟地。阎维文
Welcome to Beijing; we’ve done a lot for your visit.

流动中的魅力,充满着朝气。戴玉强
Its charm in ever changing is full of life.

北京欢迎你,在太阳下分享呼吸。王霞, 李双松
Welcome to Beijing; let’s breathe together in the sunshine.

在黄土地刷新成绩!廖昌永
Let’s establish new records here in China.

北京欢迎你,像音乐感动你。林依轮
Welcome to Beijing; like moving music, our hospitality will warm your heart.

让我们都加油去超越自己。张娜拉
Let’s try to challenge ourselves.

北京欢迎你,有梦想谁都了不起。林俊杰-JJ Lin
Welcome to Beijing; people who have dreams are all bravo.

有勇气就会有奇迹。阿杜-Ah Du
If only you keep the courage, miracles will happen.

我家大门常打开,开放怀抱等你。容祖儿-Joey Yung
Our door is always open. We are waiting for you open-armed.

拥抱过就有了默契,你就会爱上这里。李宇春-Chris Li
After a big hug, you’ll feel close with us. And surely you will love this place.

不管远近都是客人,请不用客气。黄大炜-Huang Da Wei
Our guests, no matter where you come from, please feel at home.

相约好了在一起,我们欢迎你。陈坤-Chen Kun
We promised to get together here. So welcome!

北京欢迎你,为你开天辟地。谢霆锋-Nicholas Tse
Welcome to Beijing; we’ve done a lot for your visit.

流动中的魅力,充满着朝气。韩磊
Its charm in ever changing is full of life.

北京欢迎你,在太阳下分享呼吸。徐若瑄-Vivian Hsu
Welcome to Beijing; let’s breathe together in the sunshine.

在黄土地刷新成绩!费翔
Let’s establish new records here in China.

我家大门常打开,开怀容纳天地。汤灿
Our door is always open. We are open armed, ready to embrace the world.

岁月绽放青春笑容,迎接这个日期。林志玲-Lin Ci Ling, 张梓琳
5000-year-old China is flashing a youthful smile, waiting for the day.

天大地大都是朋友,请不用客气。张靓颖
Our guests, no matter where you come from, please feel at home.

画意诗意带笑意,只为等待你。许茹芸, 伍思凯
We paint pictures and write poems to express the joy for your coming.

北京欢迎你,像音乐感动你。杨坤, 范玮琪-Fan Wei Qi
Welcome to Beijing; like moving music, our hospitality will warm your heart.

让我们都加油去超越自己。游鸿明, 周晓欧
Let’s try to challenge ourselves.

北京欢迎你,有梦想谁都了不起。沙宝亮, 满文军
Welcome to Beijing; people who have dreams are all bravo.

有勇气就会有奇迹。金海心, 何润东
If only you keep the courage, miracles will happen.

北京欢迎你,为你开天辟地。飞儿-FIR, 庞龙
Welcome to Beijing; we’ve done a lot for your visit.

流动中的魅力,充满着朝气。吴克群-Kenji Wu, 齐峰
Its charm in ever changing is full of life.

北京欢迎你,在太阳下分享呼吸。5566, 胡彦斌-Anson Hu
Welcome to Beijing; let’s breathe together in the sunshine.

在黄土地刷新成绩!郑希怡, 刀郎
Let’s establish new records here in China.

北京欢迎你,像音乐感动你。纪敏加, 屠洪刚, 吴彤
Welcome to Beijing; like moving music, our hospitality will warm your heart.

让我们都加油去超越自己。郭容, 刘耕宏, 腾格尔
Let’s try to challenge ourselves.

北京欢迎你,有梦想谁都了不起。金莎, 苏醒, 韦嘉
Welcome to Beijing; people who have dreams are all bravo.
 
有勇气就会有奇迹。付丽珊, 黄征, 房祖明
If only you keep the courage, miracles will happen.

北京欢迎你,有梦想谁都了不起。
Welcome to Beijing; people who have dreams are all bravo.

有勇气就会有奇迹。
If only you keep the courage, miracles will happen.

北京欢迎你,有梦想谁都了不起。
Welcome to Beijing; people who have dreams are all bravo.

有勇气就会有奇迹!
If only you keep the courage, miracles will happen.

 

Mantis

August 18th, 2008 by yilian

Nelle mie fughe dalla citta’ mi capita spesso di ritrovarmi accanto a fiumi, laghi, erba alta, ponti.

Quel
giorno ero su un pontile, davanti a me un mare di fiori di loto, vicino
a me degli occhi che nascondono troppe storie di cui poco so e per ora
poco voglio capire, sopra di me un tronco di un albero lungo che finiva
piano piano quasi a contatto con il bordo dell’acqua. Mentre mi perdevo
in chiacchiere di vita vissuta e sperata avverto sul braccio un tocco
leggero. Guardo.  

Ecco quello che vedo

Una Mantide, Mantis o in cinese Tanglang 螳螂.

E’
la prima volta che incontro sul mio cammino la famigerata mangiatrice
di "uomini", l’assassina. A dir la verita’ l’occhio vispo della
bestiola mi e’ stato subito piu’ che simpatico. Ho apprezzato il suo
non aver paura, la sua iniziale posizione d’attacco. Intanto camminava
sulle mie braccia con agilita’ avanti e indietro, io con fare curioso
non smettevo di osservare il suo corpo filiforme, zampe davvero
sottili, mi chiedo come e’ possibile che non si spezzino con un solo
filo di vento, un insetto stecco sul serio, il suo muso triangolare la
bocca un po’ aperta per pulirsi parte del corpo. Gli occhi grandi,
davvero grandi rispetto alla vita sottile e il corpo lungo. Insomma,
una vera fighetta. 

Di lei si dicono tante storie
vere, piu’ o meno raccapriccianti, mangia il compagno con cui si
accoppia partendo dalla testa senza compromettere l’accoppiamento in
atto. Qualcuno la addita a simbolo del potere femminile (negativo),
[cazzo]. 

Per me solo un insetto dal colore verde
brillante, splendida nella sua forma e delicatezza (apparente),
comunque musetto sveglio, molto piu’ sveglio di tanti altri. 

Olimpiadi e non rimango incinta.

August 14th, 2008 by yilian

                              避孕  (biyun)     e           避运 (biyun)

Il cinese e’ una lingua difficile che spesso fa impazziere per le omofonie. Ecco un bell’esempio: la coppia di caratteri sopracitata ha lo stesso suono, la stessa pronuncia ma il significato un po’ diverso. 避孕 E’ formato dal carattere bi che vuol dire evitare, sottrarsi a, e dall’ideogramma yun  ossia incinta, gravida (come diceva mia nonna). La coppia insieme prende il significato di contraccezione, evitare di rimanere incinta. Da cui derivano i composti a tre caratteri 避孕套 biyuntao preservativo o 避孕药 biyunyao pillola.

避运 Invece e’ una nuona parola, che va alla grande in questo ultimo mese, mese olimpico. Bi , abbiamo detto vuol dire evitare, sottrarsi a e yun cosa potra’ mai significare? Yun ha piu’ significati, tra cui movimento, per cui e’ utilizzato per la parola Sport yundong 运动.

Olimpiadi in cinese si dice Aoyunhui 奥运会 che sta per la forma compressa di Aolinpike Yundonghui 奥林匹克 运动会. Ritorniamo alla coppia di carattere in questione: biyun vuol dire evitare le olimpiadi, sottrarsi alle olimpiadi.

Parola detta con un’ironia di sottofondo data dall’attinenza con i contraccettivi, va detta anche annuendo con lo sguardo verso l’alto e con la speranza che queste olimpiadi finiscano il prima possible e si torni ad una vita normale.

Biyun 避运 e’ per chi ha fatto la scelta di partire, di allontanarsi da Pechino per questo mese, per evitare di essere coinvolto o sconvolto dalla vita olimpica, un biglietto alla mano, un investimento in denaro, e via la scelta migliore? Non saprei.

Mi ricordo, pero’, quando ci fu il giubileo a Roma, io fuggii in Sardegna.  

Per qualche amante della lingua cinese, 看眼 🙂

 

Domande: Cina e giornalismo

August 14th, 2008 by yilian

Grazie al mio caro amico, che ormai lontano dalla Cina rischia di far irritare Laotianye, cerco di affrontare un argomento un po’ spinoso. I giornalisti e la Cina.

Il caro amico ha postato sul suo blog un interessante commento, in risposta ad un reportage fotografico di Repubblica dal titolo "Un muro cancella dall’orizzonte la faccia scomoda di Pechino".

 L’invettiva del mio caro amico e’ fatta di insofferenza e di allergia cronica per tutta una serie di articoli capziosi e ben poco veritieri. Non penso di sbagliare nel dire che troppo spesso la Cina e’ ancora vista come quel mondo esotico che tanto affascino’ i nostri antenati. Per questo spesso le notizie riportate hanno a che fare con quel fantastico ed irreale che distingue la Cina dalla vecchia europa saggia e illuminista. Quindi cosa si puo’ leggere di inerente al Regno di Mezzo? C’e’ l’uomo piu’ alto del mondo e quello piu’ basso del mondo che insieme mangiano scorpioni e scarafaggi a Pechino. Articoli che possono essere inseriti nel guinnes dei primati. Oltre questo genere di articoli, ce ne sono altri che non fanno altro che mettere in luce "The dark side of the moon", quindi ancora parole e inchiostro speso sui temi dei diritti umani, democrazia, pena di morte.

A questo punto osservo: c’e’ qualcosa che non va.

E’ il gionalismo, il giornalista che poco si arrabbatta che poco legge (di Cina)? Ormai deviato in quei soliti argomenti, vecchio e stanco, scopiazza un po’ di qua e un po’ di la’ per fare il pezzo in fretta e furia?

E’ il pubblico che richiede questo, e’ il lettore europeo (italiano) che prova soddisfazione crescente nel sapere che lui e’ civile perche’ comodo sul divano ikea mentre guarda lo schermo al plasma comprato l’altro ieri, mentre qualcuno basso basso, dall’altra parte del mondo mangia cavallette? E’ autoerotismo italiota?

Ma aspettiamo un attimo c’e’ anche un editore, c’e’ una linea editoriale prestabilita, che marca il confine, che spruzza ammoniaca. Se varchi quel confine e’ inutile non puoi scrivere? Quindi argomenti che forse interesserebbero ben piu’ del guinnes dei primati vengono eliminati, non vengono confezionati e la mente delle persone, del lettore si annichilisce, fiero  pero’ del suo ditalino o sega mentale che dir si voglia, su come si sta bene a casa propria.

Concludo dicendo, che la Cina e’ un mondo con enormi problemi che andrebbero studiati a fondo, attraverso reportage seri, di informazione vera. La vita del giornalista in Cina non e’ facile per chi cerca davvero di fare il proprio lavoro, per chi va in giro in cerca di risposte, per chi vuole far luce su tematiche sociali e non.

Ma insomma giornalisti miei ce le avete o no le palle? (Se volevate un lavoro semplice ci sono i casellanti dell’autostrada che farebbero sicuramente cambio per un po’ di tempo) Ce la dobbiamo prendere con voi per questi articoli superficiali e/o capziosi?

Pubblico italiano, ma vi siete cosi’ rincretiniti negli ultimi 30 anni? Davvero avete bisogno di queste forme di intrattenimento?

Editori, avete cosi’ tanta paura di far scrivere dei pezzi interessanti? Se si, perche?