Il Vento

November 26th, 2008 by yilian

Ricordo un’immagine di un film, Rosetta del 1999.
Onestamente credo sia questo film, ma chissà sono ormai passati quasi
10 anni, quindi potrei sbagliare.

L’immagine è
una semplice busta di plastica rossa che vola, viene sollevata dal
vento e vola di nuovo, viene portata da qualche altra parte seguendo le
correnti veloci o lente che la spingono ancora più su, per poi, se c’è
un poi, ancora di nuovo in alto e poi repentinamente in basso.

Solo questo, farsi trasportare dal vento.

Oggi
camminavo per strada, mentre l’unico pensiero oltre al vento che mi
circondava era quello di schiacciare più foglie possibili per
ascoltarne il suono, un suono caldo nonostante tutto, caldo.

(Si ha bisogno di giochi infantili nelle metropoli)

Pensavo
anche al film, non ricordo la trama, ricordo solo tristezza, disappunto
e vento. Il vento di Pechino è però più violento di quello visto al
cinema nel ’99, qui sono folate che si ascoltano, si sentono prima di
arrivare a colpirti la faccia, hai anche tempo di aggiustarti la
sciarpa e di voltarti dalla parte opposta per evitare polvere e le
fredde sferzate d’aria, mentre le mani sono sempre in tasca, gli occhi
bassi, alla ricerca di foglie da schiacciare.

 

Courtyard Number 7

November 25th, 2008 by yilian
Sono nel nuovo ufficio, tutta intenta a leggere il
report-prospetto-o-baogao che dir si voglia, sullo sviluppo del
quartiere in cui vivo, con tutte le contraddizioni che ne derivano.
 
Il nuovo xiao laoban 小老板, ce ne sono due di
laoban, lui è il più giovane, mi guarda e mi fa "Dai, accomapagnami,
devo incontrare un giornalista del New York Times che vuole scrivere un
libro sui siheyuan 四合院"
 
Non è che sia prevenuta, o forse un po si ma è
meglio che non lo dico a voce tropo alta, l’ultima volta che ho
incontrato un gionalista che voleva scrivere un libro sugli Hutong,
era francese si presenta in ufficio e tra tutti i discorsi si capisce
che non sapeva neanche cosa fossero questi  benedetti hutong, insomma
non aveva idea di cosa stesse parlando, confondeva parole e concetti.
Una tristezza infinita, finchè il mio xiao laoban, esausto, ma paziente
lo porta nel suo ufficio e gli racconta piano piano la differenza tra
un hutong e un siheyuan. Vabbè.
 
Quindi, curiosa, anche questa volta di ascoltare
le domande degli aitanti giornalisti mi avvio con il piccolo boss e con
una mia collega originaria del Guangxi 广西. 
 
Il tipo si presenta, puntuale con un panino in
bocca. Biondo, occhi azzurri, scarpe da ginnastica, estremamente
giovane. Il mio cervello non fa a meno di ricordarsi la frase dei due
gionalisti-olimpionici, che mi dissero "Sai, i giornalisti italiani li
riconosci perchè sono vecchi, tutte le altre nazioni sono
rapprensentate da ragazzi giovani, noi italiani, no, proprio no!",
comunque torno all’american blondish nel NYTimes, lo guardo, lo scruto
un po’ e contempaoraneamente iniziano le solite 4 chiacchiere formali
ma non troppo, del genere chi sei e che fai.
 
Il piccolo boss ha preso un’appuntamento con il
proprietario e architetto di un siheyuan, restaurato a dovere ed
adibito ad hotel: il  Courtyard 7, 7号院
 
Non è la prima volta che entro in una casa
tradizionale con la corte centrale, mi è capitato di varcare la soglia
di abitazioni ricostruite e di pasteggiare del buon vino nel piccolo
giardino, ma questa volta è diverso: è la prima volta che entro in un
tipico siheyuan, ereditato dall’attuale proprietario da una famiglia di
abbienti militari cinesi, le vestigia dell’antica ricchezza e delle
antiche formalità sono ancora evidenti. La porta di ingresso a Sud-est,
la seconda porta di entrata che si apre solo per occasioni speciali, il
giardino e gli alberi sui 4 lati, con le stanze, adesso comode camere
da letto, i portici che collegano le varie parti della struttura
rettangolare, la zona retrostante, anticamente adibita alle donne della
casa non sposate, insomma un tipico esempio di  abitazione dell’epoca
Ming 明.
 
 
 
Appena entriamo il proprietario ci indirizza in un
sottoscala dove c’è l’impianto di riscaldamento ad acqua e il sitema
fognario a norma di legge, io mi guardo attorno e scorgo lo sguardo
perplesso del giovine del NYtimes, poco prima mi aveva chiesto quali
erano le radici filosofico-spirituali della costruzione in cui eravamo
entrati, io gli avevo solo fatto notare come fosse fondamentale dare
almeno un’occhiata ad un libro di storia della cina antica, vedo di
nuovo lo sguardo del giornalista un po’ confuso dalla praticità
dell’architetto che, fiero, metteva in evidenza la tecnologia
utilizzata all’interno dell’hotel. Io ridacchiavo sotto i baffi.
 
La visita del posto, è stata più o meno un
altalenare tra i bisogni del proprietario, mettere in evidenza come la
tecnologia si può fondere con la struttura tradizionale precedente. Il
riscaldamento, la televisione e la sauna, ma anche i mattoni di epoca
antica, le assi di legno, i letti e i vari mobilia*.
 
Il giovine-giornalista invece cercava in quello
spazio qualcosa che (mi chiedo io) probabilmente manca nel suo luogo di
origine, tradizione, radici filosofiche, cerca qualcosa che mi spaventa
se si dovesse trasformare in bisogno di spiritualità spicciola e newage
evanescente, chiedeva di fengshui 风水.
Guardavo gli occhi del 50enne architetto, preso
dai suoi interruttori e dai suoi impianti di riscaldalmento, la
praticità cinese anche questa mi fa spavento, sembra una "macchina
senza freni" disse qualcuno, può ridurre tutto al più becero profitto,
senza nemmeno farsi un piccolo scrupolo morale.
 
Questi due mondi cercano ripetutamente di
comunicare, non so con quali risultati, davvero non so, dipende tutto
dai bisogni e dalle esigenze degli interlucutori.
Oggi c’è il sole, prospetto che prima o poi si
riusciranno a comprendere. 
 
*Purtroppo ci faceva notare il proprietario, gran parte dell’arredamento
dell’epoca ormai non esiste più, non c’è, è stato o trafugato e portato
a Taiwan, o distrutto in epoca successiva, insomma è raro trovare un
mobile di antiquariato vero, originale. Questo lo dice con amarezza,
abbassando lo sguardo. 
  

Chinese Humor & Chinese Lingo

November 6th, 2008 by yilian

L’autore è sconosciuto, del misterioso fotografo ancora non si trova traccia nel web cinese.

Ha postato queste foto che, a mio parere hanno dell’interessante. Perchè se non altro ha messo in pratica ciò che ho spesso voluto fare, ma la mia poca attenzione nello "spolpare" non ha mai dato questi eccellenti risultati. Il significato alla base, ovviamente è condiviso, ma come dire, preferisco l’aspetto artistico della macabra faccenda, lascio agli altri le lotte:)


Nota: MLGB è uno dei numerosi acronimi usati nel linguaggio della rete in Cina. Oltre alle tante parole tecniche riguardanti il mondo di internet, ci sono numerosissimi acronimi che sintetizzano una sana mandata a quel paese o più semplicemente una qualsiasi breve affermazione o domanda. Forme di espressione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 


MLGB sta per  妈了个逼 ma le ge bi. Il curioso sinologo-filologo-chenonhanulladafare, capirà il senso della frase a 4 caretteri, profondo e colorito. Per gli altri e un solitario vaf*anc*lo

 

Tornare è anche questo: Rock della Nuova Lunga Marcia

November 1st, 2008 by yilian

Tornare d’inverno a Pechino è anche questo:

Cantare e ballare, inaspettatamente, al concerto di Cui Jian. Su questa canzone.

 

Glutammato monosodico e Umami (Umai)

October 26th, 2008 by yilian

La giornata di oggi sarebbe stata spesa meglio, in
un parco o su un side-car direzione fuori Pechino. Invece tutto il
giorno a casa, fuori un vento pazzesco, sebbene il cielo blu e il sole
invogliassero parecchio, i miei occhi (congiuntivite allergica) e la
mia pelle (dermatite atopica) mi dicevano stattene a casetta anche oggi.

Inutile dire che mi sento un po’ sfigata.

Comunque giorno a casa di letture. Varie.

Mi
sono imbattutta nel Glutammato, nemico atroce di alcuni occidentali in
Cina. Spesso mi ritrovo al ristrorante con pesone che prima di ordinare
si assicurano che non venga aggiunto il 谷氨酸盐 guansuan yan, più
comunemente detto weijing 味精. Non sono mai stata troppo schizzinosa sul
cibo, anzi direi per nulla, quindi mi sono sempre domandata se questa
richiesta fosse più o meno razionale, nel senso il glutammato fa
davvero male alla salute? Genera gonfiore alla pancia, sonnolenza,
pesantezza, asma o altri problemi alla salute ben più gravi?

Le opinioni sono molte e si contraddicono spesso. C’è che persegue la battaglia antiglutammato, e chi lo assolve completamente o quasi.

Ciò
che mi sembra interessante sottolineare che il glutammato è un
aminoacido naturale contenuto in molti alimenti,  poi sintetizato
chimicamente. La sua scoperta ha avuto un interessante risvolto: si è
dovuto dare un nome a quel sapore in più, dovuto appunto alla maggior o
minor presenza di glutammato, questo quinto nuovo sapore si chiama
Umami. 

Umami è una parola giapponese, in quanto è stato proprio in Giappone che è stato scoperto, nel 1908 dal professor Kikunae Ikeda

Tradurre Umani è difficile, in italiano: sapido o saporito.

Quindi
il glutammato è un esaltatore di sapidità, se mangiamo un uovo senza
aggiunta di glutammato sa di uovo, se lo mangiamo con un po’ di
glutammato sa di UOVO!

Mi chiedo che bisogno ci sia nell’esaltare
qualcosa che già sa di quella cosa. Mah! Opinione puramente personale,
lo evito se posso. 

Articoli nel Web

Partenza e ritorno

October 24th, 2008 by yilian

Sono tornata in Cina, a Pechino nuovamente, stessa casa ma altre prospettive. Tante e avvincenti.

Oltre
a camminare in quei vicoli che ho visto estivi, afosi, a pancia
scoperta e sandali neri, ho lasciato l’Italia. Lo dico, un po’
sommessamente, non a malincuore.

Roma, parlo di
Roma, perchè è da lì che provengo e da lì che mi voglio allontanare, o
forse starne solo lontana. Roma sta andando sempre più vicina al
degrado. L’ho visto e annusato nella metropolitana della capitale che
invece di essere un mezzo di trasporto comodo è un tunnel che tutti
sperano finisca presto, per ritornare alla luce del giorno, del cielo,
che per fortuna rimane blu. Il degrado lo si nota nei capelli delle
vecchiette che continuano a tingersi, lottando incessantemente contro
gli anni che passano, nei vestiti attillati, bianchi delle 35enni che
trascorrono ore in palestra per rassodare il rassodabile. 

Le
chiacchiere da bar, trasvolano tra il superenalotto e il suo premio che
potrebbe far finalmente "svoltare" l’italiano di turno. Ancora
pettegolezzi sull’ultima puntata del reality show iniziato da poco,
ascolto, si parla anche di questo al bar sotto casa, dei nuovi termini
entrati nel dizionario italiano. 

Questi termini io non li conoscevo: tronista e cinepanettone.

Mai
usati, non sono anziana, non mi tingo i capelli, ci dovrei arrivare, Il
secondo non mi inganna, il film (di merda) di Natale, che seppur di
merda vanno a vedere tanti milioni, cazzo milioni di italiani. Il primo
termine un bel punto interrogativo. Ha a che fare con il trono, penso e
mi informo dalla tipa accanto. Sessanta anni suonati, rossetto rosso e
gongolante nel poter spiegare qualcosa alla biondina accanto.

La risposta-domanda mi spiazza.

"Bhe,
non hai presente Uomini e Donne della Defilippi?" Io incredula, nè
annuisco, nè smentisco. Continua nella felice descrizione degli uomini
sul trono che aspettano solo di scegliere la donna che più li aggrada.
Il fastidio genera mutismo, finisco l’epresso sopra al bancone dico
arrivederci al barista, pago e esco a testa bassa.

Non
è il cambiamento politico attuale, non è solo quello. Non so dove sia
il problema, dove sia il mio rifiuto nell’accostarmi. In Ialia manca
eleganza, c’è elitarismo e poco accoglienza verso il prossimo. Fretta
di fregare l’atro, perchè bene o male si sa che prima o poi si verrà
gabbati.

Questo avviene ovunque, in luoghi belli
e familiari, Trastevere sembra sia diventata una pagliacciata di scarpe
con il tacco e menù turistici. Vacci di giorno, mi raccomando mi dice
C. altrimenti di sera è davvero pesante. San Lorenzo: ragazzi dai 22 ai
32 anni, stravaccati per terra bottiglie rotte ovunque, non faccio la
schizzinosa ho bevuto tante birre sui gradini di ogniqualdove, ma lì,
nella mia città, quella sera, mancava totalmente il rispetto per
l’ambiente circostante. Il Pigneto, nice one, ma ecco qui che arriva
l’essere elitario e di nuovo, distante dal resto, dall’umanità che
prima lo viveva.

Parlo con un po’ di persone. M.
mi illumina, il problema dice, "E’ che ogni italiano è mafioso, la
mafia la vive ognuno giornalmente e la riporta nelle relazioni e nei
vissuti passati e futuri, se questo smettesse di accadere, l’Italia
sarebbe un posto in cui vivere. Ma non è così, fai bene a partire."

L’idea
che ogni italiano è mafioso, va oltre, ma spesso estremizzare fa
riflettere. M. parlava di gesti quotidiani, dal parcheggio selvaggio
della macchina, dal tentare in tutti i modi di evadere le tasse, nella
ricerca asfissiante di evitare la burocrazia, nella diffidenza nel
camminare la sera per le strade.

Non so.  

Ora mi continuo a godere l’umanità cinese, che piano piano si copre di giacche e guanti.

Dita-Mani (Cina e Italia)

October 5th, 2008 by yilian

Cina

Chinese-English Visual Dictionary of Chinese Culture

September 26th, 2008 by yilian

Un dizionario per chi si vuole divertire con il cinese.

Il dizionario visivo è qualcosa di estremamente utile. Spesso infatti anche nella nostra lingua non sappiamo l’esatto termine di piccole parti di strutture complesse o la differenza nominale tra  oggetti simili ma di forma diversa. Per strutture complesse intendo tutto quello che è sotto i nostri occhi, come si chiamano tutte le parti di un tavolo? Tutti gi aereoplani si chiamano aereoplani o sebbene siano aerei hanno dei nomi differenti? 

Un po’ da maniaci, ma una vera figata. Acquistare subito. 

Luna e Persefone

September 26th, 2008 by yilian

La festa della luna è passata il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare, quest’anno precisamente il 15-16 settembre.

La leggenda, che essendo leggenda si perde in
particolari più o meno minuziosi, vuole che la terra soffocasse dall’afa e l’arciere celeste Houyi fece un gran piacere a tutti,
scacciando i 10 soli che irradiavano il piccolo pianeta sudato, lasciò
solo un sole, che non avrebbe più potuto opprimere il mondo.

Il sole divenne
dimora dell’arciere Houyi, mentre la luna la casa della moglie, che
trovata l’elisir dell’immortalità volò fin sulla luna e lì dimorò. Un
giorno solo durante l’anno la luna è così luminosa e Houyi e Chang E si
possono guardare. Questo è il giorno della festa della luna. 

Il
giorno in cui la famiglia si riunisce, mangia insieme e guarda la
luna che è effettivamente luminosa. Le Yuebing accompagnano il pasto.
(Tortine, condensa di nutrimento di ogni genere, dal dolce al
salato, c’è chi ha torvato un ripieno di maiale e mandorla,
personalmente apprezzo solo quelle con la pasta di giuggiole, zaoni,
specialmente se offertemi di mattina in periferia.)

La
festa di metà autunno segna un momento nel corso del calendario, un
momento in cui ci si riunisce, in cui si voltano le spalle all’estate e
ci si prepara per affrontare l’inverno che verrà.

La
mia testa spesso fa associazioni in libertà, questa volta davvero in
libertà.

La festa dell’autunno tra le piane del fiume giallo e
l’equinozio di autunno tra quel di Eleusi in Grecia. 

Nella città greca si sono festeggiati per lungo tempo i misteri eleusini,
rituale che scandisce le stagioni, immerso in quel mondo che basava il prorpio mutamento a seconda delle spighe di grano che nascevano dalla terra e dai frutti che comparivano e scomparivano dagli alberi.

Il periodo
caldo, solare finisce e susseguirà il freddo. Il mito di Demetra e
Persefone. Il melograno mangiato dalla figlia Persefone la farà
dimorare con Ade nel buio inferno per quattro mesi l’anno, viceversa
durante gli altri mesi sarà alla luce tra le braccia di Demetra.

"Al
momento della morte l’anima prova un’esperienza simile a quella di coloro
che sono iniziati ai misteri … All’inizio vagare smarriti, faticoso
andare in cerchio, paurosi percorsi nel buio, che non conducono in alcun
luogo. Prima della fine il timore, il brivido, il tremito, i sudori freddi
e lo spavento sono al culmine. E poi una luce meravigliosa si offre agli
occhi, si passa in luoghi puri e prati dove echeggiano suoni, dove si
vedono danze; solenni sacre parole e visioni divine ispirano un rispetto
religioso. E là l’iniziato, ormai perfettamente liberato e sciolto
da ogni vincolo, si aggira, incoronato da una ghirlanda, celebrando la
festa insieme agli altri consacrati e puri, e guarda dall’alto la folla
non iniziata, non purificata nel fango e nelle tenebre, e, per timore
della morte, attardarsi fra i mali invece di credere nella felicità
dell’aldilà".

Plutarco,
Fragmenta 168 Sandbach = Stobeo 4, 52, 49
.

Io tra i due mondi, ascolto il passaggio. Un periodo è finito e ne sta assolutamente iniziando un’altro. 

 

 

Saluti paralimpici

September 17th, 2008 by yilian

Sono nervosa, agitata e anche un po’ incazzata, ci si e’ messo anche
il sogno di ieri notte. F, casa sua, la mia difficolta’, correre per
abbracciarlo, inchinarmi per baciarlo, la sedia a rotelle e la paura
alla vista del bianco e peloso ragno.

Le paralimpiadi sono praticamente finite e per chi non lo sapesse questo e’ il medagliere italiano:

Atleta Disciplina Specialità Data
Protopapa, Agoletto, Signore, Saccocci, Franzetti Canottaggio 4 con misto – LTA 11 Settembre
Triboli Fabio Ciclismo su strada Gara individuale maschile su strada – LC 1/LC 2/CP 4 13 Settembre
Poiani Maria Nuoto 100 sl – Non vedenti 14 Settembre
Viganò Paolo Ciclismo su pista Inseguimento Individuale – LC4 10 Settembre
Camillini Cecilia Nuoto 100 sl – Non vedenti 12 Settembre
Camillini Cecilia Nuoto 50 sl – Non vedenti 14 Settembre
Pezzutto Pamela Tennis tavolo Individuale femminile – Classi 1/2 10 Settembre
Podesta Vittorio Ciclismo su strada Cronometro su strada – HC B 12 Settembre
Podda, Brunelli, Pezzutto, Cudia Tennistavolo Squadre 15 Settembre
Vitale Marco Tiro con l’arco 14 Settembre
Simonelli Alberto Tiro con l’arco Individuale maschile Compound – Open 13 Settembre
Farroni Giorgio Ciclismo su strada Categoria CP1/CP2 13 Settembre
Podda Clara Tennis tavolo Individuale femminile – Classi 1/2 10 Settembre
Triboli Fabio Ciclismo su strada Inseguimento Individuale – LC1 13 Settembre
Triboli Fabio Ciclismo su strada Cronometro su strada – LC1 8 Settembre
Vitale, De Pellegrin, Esposito Tiro con l’arco Squadre 15 Settembre

Un plauso a chi torna vincitore. Un abbraccio agli altri. Un bacio a F.