Benvenuto
Saturday, September 22nd, 2007vecchio toshiba è stato infettato da malefici virus e colonizzato da
trojans che implacabili non lo lasciano. Se solo sapessi dove mettere
le mani, i file di registro sono la chiave. Ma ad ognuno il suo e io di
computer capisco poco e nulla.
Cosa si dice a Pechino:
I tassisti sono nervosissimi. Sono
salita più volte ultimamente nella comoda vettura, ascoltato
piacevolmente la voce registrata che ti ricorda che sei la "benvenuta"
nel Beijing Taxi, e poi….il tassista mezzo isterico, nervoso e
scortese.
Mi chiedo, ma siamo veramente benvenuti
in Cina? Siamo difficili noi Laowai da gestire, spesso con tante o
pretese, con il nostro cinese stentato, con i toni che non sono toni,
con termini che usano i bimbi cinesi 7 anni ma di cui noi andiamo così
fieri. Davvero mi chiedo se così siamo davvero benvenuti.
A volte ho i miei dubbi, specialmente nella capitale.
Spesso vedo i miei simili aggirasi per
la città, li guardo incuriosita, mi chiedo che ci fanno qui, se come
me, per una passione trasformata in studio che ha trasformato e sta
definitivamente cambiando la mia vita, oppure per i soli money, o per
curiosità nata dalla mediocre informazione che si ha della Cina in
Occidente.
Sono colpita anche dall’arroganza di
molte persone, che urlano a camerieri che non capiscono (ci credo che
non capiscono….sempre il discorso della lingua), mi infastidisce
intravedere quel sapore di so-tutto-io perchè sono europeo. Poca
comprensione o forse poca curiosità da parte dei nuovi e numerosi
stormi di stranieri.
Prima i nostri predecessori, che hanno
varcato la soglie di questa città nel tempo, lo hanno fatto solo per
passione. Parlo dei miei ex docenti, gente che ridendo e scherzando è
stata qui negli anni 80, di persone che sono arrivate a Lasa a piedi,
perchè a quell’epoca non c’erano i trasporti, altro che treno e aereo,
oppure di persone che si ricordano come alimenti disponibili sul
mercato: riso, cavolo e noccioline.
Soprattutto spinti dalla curiosità. Questa a noi manca un po’.