Il quartiere

Mi sono dovuta fermare, i miei astri dal
camice bianco me l’hanno predetto, come forse lo aveva già fatto a
pranzo qualcuno che da un po’ di tempo mi indirizza sottovoce, con
parole che si colgono solo mesi dopo oppure frasi che riesco a cogliere
solo quando succede qualche cosa, che come uno schiaffo ti scuote, dà
valore a ciò che è stato alscoltato e messo da parte. questo qualcosa è
successo.


Quindi invece di
essere in movimento, tra strade, ponti, sottopassaggi, libreie,
biciclette e tanto tanto altro sono ferma sul divano. per fortuna
comodo, di casa.

Il mondo che mi sta attorno, la terra
che sta sotto uno dei miei piedi è la Cina. o meglio un piccolo
pezzetto di Cina, Pechino. ancora più in particolare, sono al nord
della tanto citata piazza Tian An Men. Vivo qui, in questo quartiere da
poco, che ho comunque esplorato in vari momenti della mia vita.

Qui il processo di distruzione, ristrutturazione e conseguente gentrification sta avanzando. di giorno in giono.
Non so se in Cina la definizione di
"gentrificazione" è appropriata, ma come descrivere quello che sta
avvenendo? Prima questo quartiere era abitato dai lavoratori, dalla
popolazione che usciva di casa e a colazione trovava subito sotto casa
il banchetto messo sù dalla vicina che cucinava spaghetti saltati e
baozi. adesso nella viette si trovano ristornanti che tanto piacciono a
noi occidentali, negozi finto etnico che vendono a prezzi esagerati
vestiti all’ultima moda. I francesi preferiscono vivere qui intorno,
affittano case all’interno degli hutong, il prezzo delle case è
aumentato a dismisura, insomma, sembrerebbe proprio che anche qui uno
delle tante manifestazioni del neoliberismo abbia attecchito davvero
bene.

Che dire, c’è chi parla di gentrificazione in termini negativi chi ne parla come rivalutazione del territorio.
Io non so, so solo che inorridisco
quando passo per trastevere, (quartiere che mi ha visto crescere),
sapere che gli italiani hanno dovuto vendere ad americani, che invece
della trattoria solita c’è la boutique di nosochì che vende nonsocosa,
quasi sempre vuota.

Sarebbe interessante chiedere alla gente, magari quando rimetterò il piede a terra, fermerò qualcuno per strada.

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