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Benvenuti al mondo

Monday, March 21st, 2011

 

Ieri mi sono presa una centrifuga fresca al sapore d’estate che ancora non c’e’, il mio interlocutore anche, in un ristorante con improbabili colori giallo e verde, tutto in plastica all’ingresso ma con sedili di moquette in stile sovietico, al piano di sopra.

Il mio interlocutore ne sa e non se ne vanta. Cosa che mi fa ancor piu’ apprezzare la discussione, aperta , senza inganni o timori. Ovviamente si parla anche di Cina, della Cina di adesso e di quella passata. Mi intrufolo nella conversazione, chiedendo il perche’ della grande depressione che si avverte avendo contatti diretti con i cinesi. Ho una mia teroia, i cinesi over quaranta sono depressi e sconsolati, i trentenni meno, ma anche loro non cedono alle pressioni familiari e dell’azienda per cui lavorano, per cui o ti compri, casa, macchina e moglie, a no, la moglie non si compra ma si trova e ci fai anche un figlio subito o non sei nessuno. I piu’ giovani, li conosco poco, peccato.

Quindi, la mia toeria e’ che i cambiamenti avvenuti nel corso degli ultimi 20 anni, hanno prodotto depressioni, accentuate dall’esigenza della vita contemporanea (casa, sanita’ ed educazione a costi impressionanti)

Il mio interlocutore mi guarda e sogghigna e mi chiede acuto “Tu ti puoi permettere di comprare una casa?” Io rispondo con fermezza “No”. Nella mia testa ringrazio mia madre che l’ha comprata dopo trent’anni di lavoro. L’interlocutore, riprende e dice “Allora per quale ragione un trentenne cinese dovrebbe riuscire a comprarla?” Questa breve provocazione porge il fianco al suo ragionamento: non ci sono veri problemi pratici, i cinesi stanno meglio di prima, molto molto meglio.

Ricorda che negli anni ottanta erano tutti piu’ magri, la piu’ volte citata immagine della ciotola di riso, cavolo e noccioline. Il mondo cinese e’ cambiato velocemente, lo scombussolamento a fatto si’ che alcune persone non stanno reggendo l’impatto. Probabilmente e’ piu’ intimo e nascosto di quanto possiamo concepire. Sono cambiamenti che hanno alterato lo spazio visivo e vitale delle perosne. Palazzi, strade diverse, materiali scintillanti che compongono i grattacieli, colori eccessivi, macchine nuove tante di ogni forma e colore, televiosione con mille programmi nuovi, pubblicita’, chi compra e vende, cose ovunque, di ogni genere. E’ la totale differenza e la conseguente alienazione con il mondo che calpestano i cinesi di oggi a creare l’insoddisfazione.

Dal mio punto di vista, ondeggio tra la praticita’ estrema dei cinesi e quest’importante riflessione che li rende umani, molto umani.

 

Mi verrebbe da dire: benvenuti al mondo.