Wuhan (parte seconda): La casa

 

I motivi per la discesa al sud erano due, il secondo e’ stato appunto la visita a casa di 4 amici.

Di questa casa, situata alla periferia di Wuhan ne avevo sentito parlare, M. mi aveva spedito gia’ una ventina di fotografie, mi ha pero’ stupito la posizione, lontana ma comoda, per arrivare una lunga strada tra nebbia e laghi, vegetazione e atmosfera invernale dell’Hubei. Un capolinea degli autobus accanto e un mercatino di frutta e verdura sulla strada. Dalla strada principale ad una stradina, ad un cancelo di ferro ed eccoci finalmente dentro.

So che M. ha fatto del suo meglio per mettere in ordine, lo conosco e mi conosce. La casa e’ una palazzina a tre piani con un giardinetto fuori, con uno spazio per poltroncine rimediate li’ per li’, ma comode, accanto al posto per fare il fuoco. Wuhan come tutto in tutto il sud della Cina non ci sono riscaldamenti, d’inverno nevica, i cinesi sopportano.

L’interno e’ grande, stanze con tavoli che si alternano a stanze da letto dei 4 ragazzi, scale e bagni, la cucina da sulla parte retro della casa. Alpiano di sopra altre stanze da letto, un bagno e una stanza che ha ospitato la bella comitiva di Laowai, al piano ancora di sopra con accesso tramite una fragile scalinata di legno ed ecco un’altra stanza e un balconcino, il tutto ancora da rimettere a posto.

Cos’e’ questa casa? 

E’ sicuramente uno spazio aperto ad iniziative che man mano si andranno delineando.  Non voglio iniziare a fare considerazioni e paragoni, tutto troppo differente, bisognerebbe prima sempre osservare e poi aprire bocca. E’ un posto, comunque da visitare se avete voglia di vedere un’altra, ennesima faccia della Cina.

                                                                          

                                                                            我们家

                                                                  social centre (wuhan)

 

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