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Arrivate e partite

Tuesday, December 9th, 2008
 

Sono di nuovo in ufficio*, ho cambiato scrivania,
C. australiana dall’accento stretto ha finito il periodo di
collaborazione cosi’ come C.J.L Taiwan born America. Adesso sono
circondata da original Pechino Sud, da L.L del Jiangxi e  da un’altra
fanciulla di Taiwan che ammette molto poco la sua residenza negli
states. 
 
Nell’altra stanza c’e’ il xiao laoban e anche lui tra poco andra’ via. (Oggi penso agli allontamamenti e alla mia reazione.)
 
Bhe, strano ma vero, imbarazzo puro genuino da gote rosse.
Il
Xiao laoban mi prende in disparte e mi aggiorna sulla sua dipartita
dalla ONG, io lo ascolto e penso "cazzo, cazzo, cazzo.." poi sento la
sua voce fuori campo e miei pensieri sempre piu’ forti che si
impadroniscono sulla sua voce, mi chiedo, "Scusa, ma perche’? E’ una
cosa temporanea? E’ definitiva?" Un secondo pensiero indiretto si
confonde con il primo e dice "Bhe, forse avra’ in mente qualche
progetto in particolare, forse date le sua capacita’ si sente un po’
costretto, forse, vuole procedere in altre direzioni"
 
La confidenza e’ purtroppo poca, quindi provo ad ascoltare, a spegnere il cervello e a credere in quello che mi dice.
 
Contemporaneamente mi accorgo di avere il classico groppo in gola, arrossisco, cazzo mi sto commuovendo, ma ti pare? 
 
Mi
sembra incredibile, rimango dritta nell’ufficio del Xiao Laoban, io con
gli occhi un po’ lacrimosi, il tipo non e’ neanche  attraente,
insomma non c’e’ nulla di carnale-carnoso e inoltre ho a che fare con lui da davvero poco tempo, appena un mese, neanche il tempo sufficiente per instaurare un rapporto. Rimango sempre piu’ stupita di me stessa. Quello che il xiao laoban sa fare e’ portarti in giro per Pechino, fondere discorsi e silenzi, racconti tra storie dinastiche, mattoni della vecchia cinta muraria, eunuchi e metodi di restauro. Oltretutto in riunione sa essere chiaro, schietto e addirittura simpatico. 


Le mie gambe sono ancora un po’
rigide e ancorate alla terra, cerco di evitare il suo sguardo, abbasso
gli occhi.  Francamente ho paura che il groppo in gola si noti che
cominci a scendere qualcosa di liquido da qualche parte del corpo
(tranne uno. almeno quello lo controllo).
Lui
mi domanda se ci possiamo veder in privato per parlare meglio della sua
scelta, finalmente riesco ad aprire bocca per un "Certo! Anche io ho
qualcosa di cui parlarti, un progetto interessante!"
 

Sara’ la giornata che e’ partita un po’ storta, o meglio con una
sensibilita’ che supera il livello di normale sopportazione, un po’
come la mia pelle che ha rezioni istaminiche al di sopra della norma e
mi ritrovo con le braccia rosse e una dermatite atopica che mi
segue da quando sono bambina.

 
Cosi’ ancora rossa in viso, alzo i tacchi (da ginnastica) e me ne vado, alla scrivania.
 
Due sono i pensieri:
 
1. La mia reazione agli allontanamenti, sparizioni,  partenze.
2. Trovarsi nel posto giusto al momento giusto.
 
Due sono le considerazioni.
 
1. Ho un problema con gli allontanamenti.
2.
Trovarsi in un posto giusto al momento giusto e’ fatto  attraverso incroci di
astri, stelle,  di congiunzioni tra lune e pianeti. Sembra sono fatta piu’ per posto giusto
al momento sbagliato o posto sbagliato al momento giusto.
 
Due sono le domande sulle considerazioni.
 
1. Come faccio a risolvere piccoli e grandi traumi?
2. Come fare ad invertire la rotta dei pianeti, lune astri e cieli?
 
Chi avesse risposte, non esiti a proporre.
 
 
*A chi interessasse la mia scrivania, idee, progetti, libri e documentazioni sono di base al CHP