Archive for September, 2008

Chinese-English Visual Dictionary of Chinese Culture

Friday, September 26th, 2008

Un dizionario per chi si vuole divertire con il cinese.

Il dizionario visivo è qualcosa di estremamente utile. Spesso infatti anche nella nostra lingua non sappiamo l’esatto termine di piccole parti di strutture complesse o la differenza nominale tra  oggetti simili ma di forma diversa. Per strutture complesse intendo tutto quello che è sotto i nostri occhi, come si chiamano tutte le parti di un tavolo? Tutti gi aereoplani si chiamano aereoplani o sebbene siano aerei hanno dei nomi differenti? 

Un po’ da maniaci, ma una vera figata. Acquistare subito. 

Luna e Persefone

Friday, September 26th, 2008

La festa della luna è passata il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare, quest’anno precisamente il 15-16 settembre.

La leggenda, che essendo leggenda si perde in
particolari più o meno minuziosi, vuole che la terra soffocasse dall’afa e l’arciere celeste Houyi fece un gran piacere a tutti,
scacciando i 10 soli che irradiavano il piccolo pianeta sudato, lasciò
solo un sole, che non avrebbe più potuto opprimere il mondo.

Il sole divenne
dimora dell’arciere Houyi, mentre la luna la casa della moglie, che
trovata l’elisir dell’immortalità volò fin sulla luna e lì dimorò. Un
giorno solo durante l’anno la luna è così luminosa e Houyi e Chang E si
possono guardare. Questo è il giorno della festa della luna. 

Il
giorno in cui la famiglia si riunisce, mangia insieme e guarda la
luna che è effettivamente luminosa. Le Yuebing accompagnano il pasto.
(Tortine, condensa di nutrimento di ogni genere, dal dolce al
salato, c’è chi ha torvato un ripieno di maiale e mandorla,
personalmente apprezzo solo quelle con la pasta di giuggiole, zaoni,
specialmente se offertemi di mattina in periferia.)

La
festa di metà autunno segna un momento nel corso del calendario, un
momento in cui ci si riunisce, in cui si voltano le spalle all’estate e
ci si prepara per affrontare l’inverno che verrà.

La
mia testa spesso fa associazioni in libertà, questa volta davvero in
libertà.

La festa dell’autunno tra le piane del fiume giallo e
l’equinozio di autunno tra quel di Eleusi in Grecia. 

Nella città greca si sono festeggiati per lungo tempo i misteri eleusini,
rituale che scandisce le stagioni, immerso in quel mondo che basava il prorpio mutamento a seconda delle spighe di grano che nascevano dalla terra e dai frutti che comparivano e scomparivano dagli alberi.

Il periodo
caldo, solare finisce e susseguirà il freddo. Il mito di Demetra e
Persefone. Il melograno mangiato dalla figlia Persefone la farà
dimorare con Ade nel buio inferno per quattro mesi l’anno, viceversa
durante gli altri mesi sarà alla luce tra le braccia di Demetra.

"Al
momento della morte l’anima prova un’esperienza simile a quella di coloro
che sono iniziati ai misteri … All’inizio vagare smarriti, faticoso
andare in cerchio, paurosi percorsi nel buio, che non conducono in alcun
luogo. Prima della fine il timore, il brivido, il tremito, i sudori freddi
e lo spavento sono al culmine. E poi una luce meravigliosa si offre agli
occhi, si passa in luoghi puri e prati dove echeggiano suoni, dove si
vedono danze; solenni sacre parole e visioni divine ispirano un rispetto
religioso. E là l’iniziato, ormai perfettamente liberato e sciolto
da ogni vincolo, si aggira, incoronato da una ghirlanda, celebrando la
festa insieme agli altri consacrati e puri, e guarda dall’alto la folla
non iniziata, non purificata nel fango e nelle tenebre, e, per timore
della morte, attardarsi fra i mali invece di credere nella felicità
dell’aldilà".

Plutarco,
Fragmenta 168 Sandbach = Stobeo 4, 52, 49
.

Io tra i due mondi, ascolto il passaggio. Un periodo è finito e ne sta assolutamente iniziando un’altro. 

 

 

Saluti paralimpici

Wednesday, September 17th, 2008

Sono nervosa, agitata e anche un po’ incazzata, ci si e’ messo anche
il sogno di ieri notte. F, casa sua, la mia difficolta’, correre per
abbracciarlo, inchinarmi per baciarlo, la sedia a rotelle e la paura
alla vista del bianco e peloso ragno.

Le paralimpiadi sono praticamente finite e per chi non lo sapesse questo e’ il medagliere italiano:

Atleta Disciplina Specialità Data
Protopapa, Agoletto, Signore, Saccocci, Franzetti Canottaggio 4 con misto – LTA 11 Settembre
Triboli Fabio Ciclismo su strada Gara individuale maschile su strada – LC 1/LC 2/CP 4 13 Settembre
Poiani Maria Nuoto 100 sl – Non vedenti 14 Settembre
Viganò Paolo Ciclismo su pista Inseguimento Individuale – LC4 10 Settembre
Camillini Cecilia Nuoto 100 sl – Non vedenti 12 Settembre
Camillini Cecilia Nuoto 50 sl – Non vedenti 14 Settembre
Pezzutto Pamela Tennis tavolo Individuale femminile – Classi 1/2 10 Settembre
Podesta Vittorio Ciclismo su strada Cronometro su strada – HC B 12 Settembre
Podda, Brunelli, Pezzutto, Cudia Tennistavolo Squadre 15 Settembre
Vitale Marco Tiro con l’arco 14 Settembre
Simonelli Alberto Tiro con l’arco Individuale maschile Compound – Open 13 Settembre
Farroni Giorgio Ciclismo su strada Categoria CP1/CP2 13 Settembre
Podda Clara Tennis tavolo Individuale femminile – Classi 1/2 10 Settembre
Triboli Fabio Ciclismo su strada Inseguimento Individuale – LC1 13 Settembre
Triboli Fabio Ciclismo su strada Cronometro su strada – LC1 8 Settembre
Vitale, De Pellegrin, Esposito Tiro con l’arco Squadre 15 Settembre

Un plauso a chi torna vincitore. Un abbraccio agli altri. Un bacio a F.

Leggiamo in silenzio

Saturday, September 6th, 2008

Una lettere di un padre. Luciano Di Natale.

Per un momento fermiamoci, riflettiamo e:

 
   Immaginiamo che gravissimi danni cerebrali, riportati a seguito di un forte  trauma  cranico, ci costringano a stare giorno e notte a letto oppure in una sedie a rotelle, senza avere la possibilità di  vedere e di sentire le voci dei nostri cari e di cacciare via una mosca dal viso perché incapaci di muovere anche un dito.

 –  Immaginiamo
di non riuscire a trattenere l’urina e le feci e di sentirci voltare e
rivoltare da mani esperte sul letto ogni tre ore per il cambio del
pannolone come quando eravamo bambini , di non poter mangiare nulla
perché non riusciamo a deglutire , di non riuscire a bere perché
l’acqua andando in trachea ci farebbe soffocare, di sentire i liquidi
invadere lo stomaco tramite un  foro fatto nella pancia.

 

Immaginiamo di avere un tubo inserito nella gola che ci consente di
respirare ma che ci provochi, quando tossiamo o starnutiamo, dolorose  lacerazioni alla trachea.

 – Immaginiamo di avere passato  tre
mesi in una sala di rianimazione con forti crisi epilettiche e di
esserne usciti con gli arti deformati per la lunga immobilità e poi di
avere fatto degli inutili  viaggi della speranza ( con i nostri  cari)  in  Italia o all’estero.

 
– Immaginiamo di essere stati sottoposti a tre interventi chirurgici ai polmoni a causa di forti difficoltà respiratorie.

 

Immaginiamo di essere assistiti intere nottate in casa, trasformata in
corsia ospedaliera, dai nostri cari che cercano di evitare che ci
possiamo mordere le labbra o la lingua,  che ci
favoriscono la respirazione utilizzando ventilatori, apparecchi per
l’aerosol e aspiratori che, continuamente, tirano fuori, attraverso
lunghi tubi,  le secrezioni che ostruiscono  i bronchi e le vie   respiratorie .

 

Immaginiamo poi, come aggravante, di abitare in una regione d’Italia, la Sicilia, dove le strutture di riabilitazione per  postcomatosi sono del tutto insufficienti e dove le famiglie sono costrette  a salti mortali per la riabilitazione dei loro malati e dove devono lottare, continuamente,  per ottenere  i   diritti  che invece hanno i cittadini di regioni più virtuose.

 
– Immaginiamo di non avere  speranze di guarigione o di una vita umanamente accettabile.

 
Accetteremmo di vivere una vita così  oppure
, se potessimo farlo, rifiutare le “ buone” intenzioni dei medici che
ci vogliono dare per < elemosina> una vita di stenti e dire:

No grazie io non voglio la vostra elemosina, non voglio che sia violata la mia dignità!

 

Facciamo SILENZIO  e RISPETTIAMO Eluana.

 
RISPETTIAMO il dolore di un padre che con grande dignità ha  lottato e lotta per il bene di Eluana.

Smettetela
con le televisive crociate delle bottiglie d’acqua al Duomo di Milano
perché le indulgenze non sono più garantite ed è improbabile che il  promotore  di tali pellegrinaggi sia  dichiarato  “santo subito” (magari come< grande santo protettore> dei giornalisti).

Chi scrive è il padre di una ragazza di 25 anni  in
stato vegetativo persistente da due anni e mezzo, a causa di uno shock
anafilattico dovuto all’ingestione di una polpetta di carne trattata
con sostanze nocive, che una mano incosciente aveva  aggiunto nel tritato, per guadagnare qualche miserabile euro in più.

Mia figlia ed Eluana  sono doppiamente sfortunate  perché oltre ad avere le loro giovani vite spezzate,  non hanno potuto rifiutare l’uso della “tecnologia avanzata” delle sale di rianimazione  per chiedere di morire secondo natura .

I
medici delle rianimazioni, avendo a disposizione apparecchiature
tecnologicamente avanzate, sono in grado di strappare alla morte molti
pazienti sottoponendoli a tutte le cure possibili, anche se consapevoli
della loro inutilità e delle   conseguenti sofferenze .

 
Spesso l’esito di un coma degenera in uno stato vegetativo; di esso  dice la letteratura scientifica: < E’ il più controverso disturbo della coscienza;   è un fenomeno moderno,  prima sconosciuto, prodotto  delle rianimazioni e delle terapie intensive. Chi è in questo stato  reagisce agli stimoli dolorosi e non è in grado di attivare la masticazione, la deglutizione ed è del tutto incontinente>.

Io dico che lo stato vegetativo che non è vita ma non è nemmeno morte è  mostruoso,

(un  frutto della medicina del 2000). E’  un ibrido di vita e, simultaneamente, di morte.

Non è accettabile umanamente questa degenerazione della medicina.

 
Penso
che se si facesse un referendum in Italia, dopo una vera informazione,
il 95 % degli italiani (il resto sarebbero fondamentalisti religiosi, o
masochisti, o disinformati) voterebbe per il testamento biologico .

 
Per quanto ho detto, ecco perché il padre di Eluana, costretto a difendersi dagli attacchi

virulenti che arrivano anche dai  vescovi in trasferta oltreoceano, parla di ” natura

violentata “.

 
E la stessa cosa avrà pensato  Papa
G. Paolo secondo, quando rifiutò il sondino per l’alimentazione,
chiedendo di “lasciarlo andare alla casa del Padre” (come ha scritto in
un libro il suo segretario). Se i medici rianimatori ( di altissimo
livello) non avessero rispettato la sua volontà, con i loro strumenti
di “tecnica avanzata” avrebbero mantenuto in vita il Pontefice chissà
per quanto tempo e,  probabilmente, potrebbe essere ancora vivo.

Il
Papa , persona intelligente, lo sapeva che il “ rifiuto” delle terapie
medico-chirurgiche, anche quando conduce alla morte, non può essere
scambiato per  eutanasia.

Il malato ha il diritto di scegliere che la malattia segua il suo corso naturale .

 
E facciano religioso silenzio quei preti con i  loro sagrestani  che contestano la giusta sentenza dei Giudici di Milano che hanno dimostrato equilibrio e grande umanità .

Probabilmente tali Giudici  hanno pensato alla “vita dell’individuo”,a cui compete la capacità di discernimento  e libero arbitrio .

Nella sentenza c’è il rispetto per l’uomo. Il rispetto per Eluana.

Ho l’ impressione che invece una parte del clero ami di più la dottrina consolidata piuttosto che l’uomo.   Questo è’   un problema interno alla chiesa cattolica  e spero che  sia  dibattuto in modo approfondito in quanto essa ha una  grande  influenza su molte fasce della società e della politica  italiana.

Anche Eluana  non avrebbe mai accettato quella innaturale condizione in cui si trova.

 Noi, persone libere, non  abbiamo
motivo di dubitarne come invece, maliziosamente e faziosamente, fa
qualche nostro concittadino alle vette della politica.

Ed ha ragione il Presidente della Consulta di Bioetica ( Maurizio Mori)  quando
dice: “Eluana ha scelto che non avrebbe voluto vivere da vegetativo
permanente, ed e’ giusto rispettare la sua volonta’. Si può dissentire,
ma e’ bene moderare i toni nel rispetto delle diverse convinzioni e
degli opposti valori.

E facciano silenzio tutti , soprattutto quei politici che con l’uso quotidiano dei mass-media si ergono ad arbitri e  custodi della vita.

Penso
che, da loro, Eluana è trattata come un mezzo per difendere la loro
morale che vorrebbero imporre a tutti e tremo all’idea che possano
discutere e legiferare su di una materia tanto delicata come il
testamento biologico o altri problemi di etica .

 

Distraendosi

Tuesday, September 2nd, 2008

Una volta inneggiavo contro gli applausi circensi di noi piccoli pallini bianchi nei confronti dei cinesi che molte volte vengono dipinti come esseri straordinari, nel bene e nel male, confinati tra il fantastico e il meraviglioso se va bene, se va male tra i perfidi sfruttatori di bambini.

Oggi ho bisogno di essere distratta e scossa, o c’e’ qualcuno che mi prende per le spalle e comincia a strattonarmi, o vado in cerca del surreale, dato che sono ancora a Pechino, della Pechino surreale. (Cosa che non si cerca ma si trova).

Momenti comuni di Cina, quindi, almeno ancora per i miei occhi. Mi e’ capitato parecchie volte di vedere omini piccoli piccoli, grandi guidatori di caretti sormontati da polistirolo bianco, che leggeri veleggiavano tra le vie della citta’.

 

Donne imbacuccate ad agosto con reti nere che le avvolgono il volto, mentre poggiano le mani sul manubrio di un motorino elettrico  che corre tutta velocita’ senza fare alcun rumore, nella pur chissosa citta’.

O generalmente situazioni, che in principio mi divertivano molto, come la calssica passeggiata serale in pigiama di molti miei vicini di casa con il cane al guinzaglio, o il parcheggiatore accanto al mercato che si riposa in una poltrona al centro del piccolo incrocio.

Adesso non ridacchio piu’ tanto, ma penso, perche’ no?

"Tutto induce a credere che esiste un punto dello spirito da cui la vita e la morte, il reale e l’immaginario, il passato e il futuro, il comunicabile e l’incomunicabile, l’alto e il basso cessano di esser percepiti come contraddizioni. Ora, invano si cercherebbe nell’attivita’ surrealista un altro movente che la speranza di determinare questo punto"     (Second Manifeste)

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