Il maiale e il terremoto

Il terremoto e’ stato devastante, ancora si continua a scavare mentre la vita piano piano riprende in suo corso.

Non
si fanno ironie sulle tragedie, sulle migliaia di morti e macerie.
Adesso inizia la ricostruzione. Perdonatemi quindi questo piccolo
sorriso ironico, mentre ascolto e poi leggo la notizia del maiale Zhu 朱

Nel
piccolo villaggio di Longmen in montagna c’era la famiglia Wan che fino
a quel momento aveva vissuto nella sua casa, come se nulla fosse, un
po’ di maiali da allevare per potersi sostentare e vivere del loro
pezzo di terra, tutto era proceduto fino a quel momento. Fino alle
14.28 di quel 12 maggio, quando quella scossa fece crollare al suolo,
casa, stalla e maiali compresi. Nulla era rimasto, solo macerie. 
Sconsolata la famiglia Wan come ogni buon cinese dopo aver pianto le
giuste lacrime si da da fare, si organizza con i vicini di casa, si
spostano pietre si cerca di fare di tutto per ricostruire la vita. Gli
aiuti arrivano e adesso si comincia davvero a scavare per ritrovare il
ritrovabile, mani dentro la terra, ruspe in alto si ricomincia!

Passano
i giorni e la vita ricomincia, ne passano addirittura 36 e cosa esce
dalla terra, cosa ritorna alla luce, come una nuova nascita, oserei
dire resurrezione, perche’ dopo 36 giorni di cos’altro si dovrebbe
trattare? Il maiale di casa, dopo 36 benedetti giorni, il maiale di casa,
esce illeso dalle macerie sottostanti tra lo stupore dell’interno
villaggio.

Al non-muore-mai maiale viene subito
dato un nuome: zhu jianqiang 朱坚强 (zhu significa rosso vermiglio, ma si
pronuncia come maiale, jianqiang nel senso di forte, inflessibile,
fermo, risoluto). Ecco che tutti quanti mani sulla bocca per lo stupore, la
gente si chiade ma come mai questo maiale abbia potuto resistere 36 giorni, certo
e’ un po’ dimagrito, anzi parecchio direi, da ben 150 chili di carne
rosa, ottima per salsiccie, e’ diventato una siluette di 50 chili,
ovviamente da questo: miracolo di Longmen non si tocca.

Appello
alla famiglia per far si’ che il maiale non diventi un luculliano
piatto piccante, il veterinario comferma la stranezza della situazione,
sebbene un maiale sia grasso dopo giorni senza bere e senza mangiare,
il povero zhu serebbe dovuto passare a migior vita, e invece no. Eccolo
magro magro ma eccolo di fronte a noi.

I perche’ dello strano avvenimento sono tutti da spiegare: si e’ ritrovato in un meraviglioso spazio di un metro e mezzo, ha cominciato a mangiare carbone, che inspiegabilmente
lo ha nutrito senza nuocergli, la pioggia caduta nella zona ha
soddisfato la sua sete. Ma la spiegazione piu’ vera, passionale, che fa scendere qualche lacrima e’ :
il maiale zhu non voleva morire.

Il maiale zhu,
risoluto, fermo e indissolubile, ha afferrato la vita senza volerla
abbandonare per 36 giorni, cotechini attaccati alla terra.

Cosi’ questa e’ la storia del maiale zhu, divento’ un eroe nazionale, comprato da un museo per piu’ di 300 euro, non sara’ trasformato in salciccia e rimarra’ ad illo tempore come simbolo di vita.

One Response to “Il maiale e il terremoto”

  1. 旷必野 Says:

    Complimenti anche a te… davvero un blog interessante!