Plastic bag banned

Notizia un po’ vecchia, ma in Cina continua a risuonare, non solo nei telegiornali o sulla carta stampata, ma nella mia giornata personale. Ieri compro un dvd, per la precisione Persepolis e il venditore me lo porge. Io, automaticamente, ripeto la solita frase "Non mi serve la busta, grazie" e il signore risponde, "E’ già, proteggiamo l’ambiente!". Esco dalla porta e mi improvvisamente mi torna in mente che proprio ieri la Xinhua ha riportato una notizia interessante, trasmessa a granvoce dai telegiornali locali: dal primo giugno del 2008 è vietata la produzione delle buste di plastica con lo spessore inferiore ad una certa misura e che tutte le altre buste saranno disponibili ma solo a pagamento. Quindi niente buste di plastica gratis, niente sacchetti di varie forme dimensioni e colori, niente più petrolio liquido di diversa specie.

In effetti in Cina utilizzano sacchetti per tutto, del tipo, compri un’arancia ti danno un micro sacchetto per l’arancia. Di solito nel classico supermercato, dopo aver pagato distribuiscono in varie buste di plasticaccia, appunto, verdure con verdure, frutta con frutta, articoli per la casa con i loro simili. Capisco il logico accostamento, ma mi ritrovo piena di bustacce da riutilizzare.

Quindi, bravi i cinesi.

2 Responses to “Plastic bag banned”

  1. Mario Says:

    Ciao, mi chiamo Mario. E’ la seconda volta che capito sul tuo blog. E’ bello e mi mette un sacco di curiosità, sia perché della Cina conosco pochissimo, sia perché mi sto chiedendo chi sei, visto che scrivi in italiano e – mi pare di capire – parli bene il cinese. Scusa se mi faccio i fatti tuoi, forse mi sarebbe bastato dare un’occhiata agli articoli più vecchi…

  2. diegus Says:

    Pare che anche in Europa ci stiamo muovendo in questo senso: non so da quale anno futuro prossimo sarà abolita la produzione di sacchetti di plastica minerale, ammettendo solo la plastica vegetale (soprattutto dal mais)