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Citazione

Friday, October 5th, 2007
"-Ti invidio,-continuò Kingham.- Aver
raggiunto qualcosa di stabile, qualcosa di solido e di assoluto, è
meraviglioso. L’amore, la casa, il matrimonio; dopo tutto, è
praticamente la cosa più vicina all’assoluto che si possa conseguire. E
questo prende un valore anche maggiore quando si è andati in giro per
il mondo, come ho fatto io. Il mondo ti dimostra che non c’è nulla che
abbia significato se non in relazione a qualche altra cosa. Bene, male,
giustizia, civiltà, crudeltà, bellezza. Credi di sapere che cosa queste
parole significhino. E magari lo sai a Kensington. Ma vai in India o in
Cina. Laggiù non sai più nulla. In principio ti trovi a disagio, ma poi
la cosa diventa eccitante e cominci a vivere molto più intensamente e
variatamente. Ma è precisamente per questa ragione che senti il bisogno
di qualcosa di stabile e di definito, di qualcosa di assoluto, non
soltanto nell’immaginazione, ma nella vita reale. Ecco dove entra
l’amore, e la vita di famiglia, per non parlare di Dio e della Morte e
dell’Immortalità, dell’Anima e tutto il resto. Quando si vive comodi e
rannicchiati, queste cose sembrano assurde e superflue. Non si apprezza
nemmeno la propria comodità. Ma moltiplicati viaggiando, fai saltar via
il fondo delle tue vecchie certezze e i tuoi pregiudizi, le tue
abitudini mentali; allora cominci a capire il vero significato della
vita casalinga, apprezzi la realtà e l’importanza delle cose stabili e
definite."


                                                            Aldous Huxley, Due o tre grazie