Benvenuti al mondo
Ieri mi sono presa una centrifuga fresca al sapore d’estate che ancora non c’e’, il mio interlocutore anche, in un ristorante con improbabili colori giallo e verde, tutto in plastica all’ingresso ma con sedili di moquette in stile sovietico, al piano di sopra.
Il mio interlocutore ne sa e non se ne vanta. Cosa che mi fa ancor piu’ apprezzare la discussione, aperta , senza inganni o timori. Ovviamente si parla anche di Cina, della Cina di adesso e di quella passata. Mi intrufolo nella conversazione, chiedendo il perche’ della grande depressione che si avverte avendo contatti diretti con i cinesi. Ho una mia teroia, i cinesi over quaranta sono depressi e sconsolati, i trentenni meno, ma anche loro non cedono alle pressioni familiari e dell’azienda per cui lavorano, per cui o ti compri, casa, macchina e moglie, a no, la moglie non si compra ma si trova e ci fai anche un figlio subito o non sei nessuno. I piu’ giovani, li conosco poco, peccato.
Quindi, la mia toeria e’ che i cambiamenti avvenuti nel corso degli ultimi 20 anni, hanno prodotto depressioni, accentuate dall’esigenza della vita contemporanea (casa, sanita’ ed educazione a costi impressionanti)
Il mio interlocutore mi guarda e sogghigna e mi chiede acuto “Tu ti puoi permettere di comprare una casa?” Io rispondo con fermezza “No”. Nella mia testa ringrazio mia madre che l’ha comprata dopo trent’anni di lavoro. L’interlocutore, riprende e dice “Allora per quale ragione un trentenne cinese dovrebbe riuscire a comprarla?” Questa breve provocazione porge il fianco al suo ragionamento: non ci sono veri problemi pratici, i cinesi stanno meglio di prima, molto molto meglio.
Ricorda che negli anni ottanta erano tutti piu’ magri, la piu’ volte citata immagine della ciotola di riso, cavolo e noccioline. Il mondo cinese e’ cambiato velocemente, lo scombussolamento a fatto si’ che alcune persone non stanno reggendo l’impatto. Probabilmente e’ piu’ intimo e nascosto di quanto possiamo concepire. Sono cambiamenti che hanno alterato lo spazio visivo e vitale delle perosne. Palazzi, strade diverse, materiali scintillanti che compongono i grattacieli, colori eccessivi, macchine nuove tante di ogni forma e colore, televiosione con mille programmi nuovi, pubblicita’, chi compra e vende, cose ovunque, di ogni genere. E’ la totale differenza e la conseguente alienazione con il mondo che calpestano i cinesi di oggi a creare l’insoddisfazione.
Dal mio punto di vista, ondeggio tra la praticita’ estrema dei cinesi e quest’importante riflessione che li rende umani, molto umani.
Mi verrebbe da dire: benvenuti al mondo.