Felicita’ e follia

 

Per chi volesse tentare una definizione, c’e’ lo spazio sottostante da utilizzare. Mentre giravo per la citta’ pensavo all’intreccio che questi due stati dell’animo possono dare. Quando la razionalita’ viene meno, ma e’ corretto dire che chi e’ felice e’ irrazionale, chi e’ pazzo e’ irrazionale? Sottostanno anche questi due moti intimi all’estrema soddisfazione di un bisogno?

Lo spunto per la mia diatriba e’ nato da questo documentario shiritan 十日谈, una giovane cantante pop di Hongkong intervista delle persone eccentriche, forse folli.

Al limite tra la felicita’ , la disperazione e la follia.

Né il giovane indugi a filosofare né il vecchio di filosofare sia stanco. Non si è né troppo giovani né troppo vecchi per la salute dell’anima. Chi dice che non è ancora giunta l’età di filosofare, o che l’età è già passata, è simile a chi dice che per la felicità non è ancora giunta o è già passata l’età. Cosicché filosofare deve e il giovane e il vecchio: questi perché invecchiando sia giovane di beni per il grato ricordo del passato, quegli perché sia a un tempo giovane e maturo per l’impavidità nei confronti dell’avvenire. Meditare bisogna su ciò che procura la felicità, poiché invero se essa c’è abbiamo tutto, se essa non c’è facciamo tutto per possederla.

Epistola a Meneceo, Epicuro

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