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Finalmente e’ scesa, e’ stato il Paracetamolo cinese o forse e’ stata la giornata di ieri passata sul divano tra sogni, film, cuscini e piumoni. Da tempo non sfioravo i 40 e da tempo non sentivo il mio corpo sudare cosi’ tanto. Quando si e’ piccoli invece si e’ abituati ad avere a che fare con ferite, croste, mocciolo e febbre, nonostante tutto ce ne freghiamo, vogliamo continuare a giocare e anche ad uscire, chi ci fermerebbe? 

Quando ero piccola si viveva piu’ in strada, uscivamo da casa, senza cellulare e altri appigli vari, e li’ cominciava la nostra nuova avventura. Quando ero adolescente c’era chi cominciava a disegnare sui muri delle motropolitane e dei ponti nella periferia cittadina, e chi invece comprava il primo sintetizzatore per creare qualcosa di diverso. 

Adesso ci sono le scuole: nel senso, sembra che ci serva una scuola per dirci "riappropriati del tuo spazio e della tua forma creativa"  . Qualcosa mi infastidisce. O forse, le cose cambiano e basta, forse abbiamo bisogno di scuole che ci insegnano a diventare dj, a scrivere sui muri e ballare. Qualcosa mi continua ad infastitidire, sara’ la febbre di eri.

Video della giornata from Urban Arts Project:  flashmob a Termini*

 

*adoro i flashmob.

 

 

 

 

 

 

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